INTERVISTA A DAVIDE TOFFOLO, TARM 06.04.13 all’Etnoblog (Ts)

Nel giardino dei fantasmi (foto Sterven Jonger + costumi Canedicoda) 003Sabato dalle 22 i Tre Allegri Ragazzi Morti sono in concerto all’Etnoblog di Riva Traiana a Trieste. La band pordenonese presenta il settimo album «Nel giardino dei fantasmi» (La Tempesta Dischi), registrato all’Alambic Studio di Valvasone, con la produzione di Paolo Baldini. Dopo la virata reggae-dub del precedente lavoro, undici nuove canzoni che continuano il viaggio dentro la musica. È un disco folk, o etnico, così lo definiscono i TARM: «C’è dentro tutta la storia dei Tre Allegri Ragazzi Morti e tutti i fantasmi musicali che abbiamo incontrato in questi anni, dal rock al reggae, dal dub al folk. Etnico perché è stato immaginato come un incontro di musica acustica ed elettrica. Si tratta di un’etnia inventata. L’idea era quella di dare alla musica indipendente italiana una forma più classicamente folk». A Luca Masseroni (batteria e percussioni), Enrico Molteni (basso elettrico e acustico) e Davide Toffolo (chitarre elettriche e acustiche, voce) si sono aggiunte alcune chitarre di Andrea Maglia (presente anche dal vivo), Giulio Frausin (Mellow Mood e The Sleeping Tree) e Baldini. Hanno prestato le loro voci: i gemelli Garzia (Mellow Mood), il coro I Fantasmi e Marcella De Gregoriis. La stessa Marcella, in arte Miss Greg curerà il dj set della serata all’Etnoblog, assieme a Jack Rabbit Slim. In apertura, una giovane band triestina molto promettente: The Academy. Mescolano new wave, disco funk, post punk e indie britannico ed hanno in uscita l’album d’esordio, prodotto assieme a Nicola Ardessi e masterizzato agli Air studios di Londra da Matt Colton.
 

I Tre Allegri non suonano a Trieste da un bel po’: «Trieste è stata una delle città che per prima ha risposto al nostro mondo musicale con un sorriso e partecipazione», commenta Toffolo. «Sono curioso di far conoscere ad Andrea Maglia, il nostro nuovo chitarrista, la gente di Trieste. Per lui è la prima volta in città. In giro per l’Italia abbiamo incontrato alcuni triestini e ne è rimasto colpito».

Che concerto portate all’Etnoblog?
«È un concerto antologico. Il più bello e visivamente forte che abbiamo mai fatto. Siamo in quattro a suonare ma in otto a fare lo spettacolo».
È passato qualche mese dall’uscita di “Nel giardino dei fantasmi”, che bilancio fate?
«È un momento speciale. Mai avuta tanta attenzione, neanche ai primi dischi».
“Alle Anime Perse” è il vostro nuovo singolo (e videoclip).
«Sembra, alla fine, un brano di Lucio Dalla, ma è ancora un brano dalla ritmica reggae. Una specie di storia da raccontare in tempi di guerra. Come quelli che viviamo oggi. Dice: “Aveva sempre fame, dei baci che non trovava più, e che erano come il pane”. E chi non ha fame?».
Aprirete i concerti del tour estivo di Jovanotti. Come è nata questa collaborazione?
«Jovanotti è un nostro fan, ci ha chiesto di essere con lui in questa festa pazzesca dentro agli stadi. Ci aspettiamo di diventare forti come i Red Hot Chili Peppers. I concerti negli stadi non fermeranno la nostra tournée estiva che sarà incredibile e piena di concerti. Perciò, lo dico ai nostri fan di sempre, non fatevi venire la gelosia da stadio. Saremo con voi anche nelle piazze e nei festival di sempre».
In tempi di crisi come fare a non demoralizzarsi e continuare a fare ciò in cui si crede?
«Non avere paura. Questa è la ricetta».
In questo momento chi sono i vostri simili?
«The Clash? Tutta la musica vive una contemporaneità in questo momento. E tutta assieme sta dentro un attrezzo da fantascienza anni ‘50, il telefonino. Sembra un fumetto di Dick Tracy».
Cosa succederà alla musica nei prossimi dieci anni?
«La musica sarà sempre fondamentale per vivere. Con o senza dischi o cd. I prossimi dieci anni bisognerà stare molto attenti. Tutto cambia alla velocità della luce».
Quali sono le ultime uscite della Tempesta e quali saranno le prossime?
«Bachi da Pietra, Hardcore Tamburo e Appino sono le uscite di questi tre mesi. Novità vere per ora non sono in uscita ma stiamo immaginando nuove cose per la fine dell’anno».
Un nome che non avete nel catalogo della Tempesta ma che vi sarebbe piaciuto avere?
«A me piace il Management del dolore post operatorio. Ad Enrico i Jesus and Mary Chain!».
Novità da segnalare per quanto riguarda i fumetti?
«Sto lavorando ad un nuovo libro. Una specie di autobiografia in forma di commedia. Cosa c’è di più comico della vita quotidiana di un rocker italiano e del suo uccello (cioè, del suo pappagallino)? Farà ridere… e pensare, spero».
Se vi invitassero a partecipare ad un talent show in veste di tutor come la prendereste?
«Noi facciamo musica e la televisione è un altro lavoro… e poi, siamo sempre i ragazzi morti e la tv resta il nostro nemico».

Elisa Russo, Il Piccolo 05 Aprile 2013

Il_Piccolo_Trieste_-_05.04.2013

 

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