Venerdì alle 21, i Tre Allegri Ragazzi Morti giocano in casa ed inaugurano la nuova stagione musicale del Deposito Giordani di Pordenone. La serata, con ingresso gratuito, è organizzata da Virus Concerti e dalla cooperativa Nuove Tecniche.
I Tre Allegri Ragazzi Morti portano al Deposito il live show “Primitivi del Futuro in concerto” che ha girato tutta Italia, e che riparte proprio da Pordenone per andare poi a Jesolo (sabato), a Novara, Milano, Roma, Napoli, Parma, Torino… fino alla fine di questo 2010.
Il trio storico formato da Davide Toffolo (voce, chitarra e fumetti), Enrico Molteni (basso) e Luca Masseroni (batteria) ha allargato la formazione, negli ultimi anni.
Sul palco del Deposito quanti sarete?
«Ora siamo in 4», spiega Toffolo. «Stefano Pasutto, (con la maschera da topo), rinforza il nostro sound da due anni buoni. Marcella, la triestina del gruppo (Miss il Mondo Prima, per capirci) in questo tour non c’è, ma un ragazzo morto rimane tale per sempre».
E la scaletta?
«”Primitivi del futuro in concerto” è un live composito. La prima parte è dedicata ai brani nuovi. Siamo diventati bravi a suonare il reggae così abbiamo due lingue a disposizione. La parte centrale del concerto è dedicata invece al pubblico. È acustica e completamente da cantare. La parte finale ancora rock and roll, per finire in dub. Insomma è il concerto più ricco che abbiamo progettato. Lo spettacolo di un gruppo rock che suona il reggae».
“Primitivi del Futuro” ha segnato un cambio di sonorità netto. Com’è stato accolto dal pubblico? Continuerete in questa direzione?
«È uno dei nostri dischi più belli. Le ritmiche in levare e il recupero di una vocalità meno grottesca, all’inizio hanno spiazzato il nostro pubblico più fedele. Ma ad un anno circa dall’uscita del disco, la perplessità è finita. Tutti hanno capito che il nostro è stato un gesto di libertà e di fiducia nella musica. Dopo questo disco siamo più liberi che mai. E lo è anche chi ci ascolta».
Il 14 dicembre esce “Primitivi del dub” l’album sarà disponibile anche in doppio vinile insieme a “Primitivi del Futuro”. Di cosa si tratta?
«È lo sviluppo naturale del disco reggae che abbiamo fatto. Lo ha “dubbato” Paolo Baldini nel suo studio Alambic Conspiracy, a San Martino di Pordenone. Come nella tradizione dub jamaicana sui ritmi del disco hanno cantato i campioni che ruotano attorno alla scuderia dei cospiratori, è venuta fuori una cosa bellissima. Una specie di ricognizione sul panorama reggae delle nuove generazioni. Gente di venti anni, affascinata dalla lezione di Alborosie e della tradizione reggae italiana. Ci sono: Mama Marjas la bravassima cantante tarantina, i gemelli dei Mellow Mood L.O. e Jacobs, tutte le percussioni le suona Rankin’ Alpha dei toscani Dubital, senza dimenticare la voce ragga del cantante campione Andrew I di Gorizia. Per finire, il piano di Remo Anzovino».
Avete partecipato a Woodstock 5 Stelle. Che clima si respirava a Cesena?
«È stata una giornata bellissima. L’atmosfera civile, gli interventi fra un’esibizione e l’altra illuminanti. I musicisti tutti motivati e tranquilli. Insomma posso dire che suonare a Woodstock è stato davvero buono. Se la musica serve a immaginare un futuro diverso, è la mia musica».
Sarete ospiti al programma Rai della Dandini. Puoi anticipare qualcosa?
«La prossima settimana. Sarà una sorpresa di esibizione. Lo garantisco».
Novità in casa la Tempesta? 
«L’autunno si è aperto all’insegna della parola. Uochi Toki, Massimo Volume e le Luci della Centrale Elettrica sono le nuove uscite. I Massimo Volume sono entrati subito nella classifica di vendite digitale. Abbiamo anche vinto il premio come miglior etichetta dell’anno al MEI. Non sanno che non siamo un’etichetta ma un collettivo. Questa la nostra forza».
Toffolo fumettista. Cosa bolle in pentola? 
«A dicembre esce il mio nuovo libro a fumetti, per
Fandango-Coconino e s’intitola “L’inverno d’Italia”. È un libro denuncia di un fatto accaduto nella nostra regione durante la seconda guerra mondiale. Da poco è uscito “The horde, piccolo manuale di autodifesa dagli zombi”, è il primo fumetto digitale realizzato in Italia e scaricabile gratuitamente. È sempre utile avere in tasca un manuale per difendersi dagli zombi. Lo consiglio. Se venite al concerto lo regaliamo».

Elisa Russo, Il Piccolo 11 Novembre 2010

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