La cantante triestina/albanese Dorina Leka è impegnata nella realizzazione del suo album di debutto («mi sono data come scadenza settembre», dice). È rimasta in contatto con diverse persone conosciute durante l’esperienza televisiva di X Factor, ha avuto modo di incontrare molti musicisti in giro per l’Italia che le hanno dato preziosi consigli (da Manuel Agnelli degli Afterhours a Boosta dei Subsonica), con qualcuno ha in piedi una collaborazione (Omar Pedrini e l’autore Walter Somà) e porta in giro per l’Italia un live accompagnata solitamente dai triestini Andrea Monterosso (violino) e Andrea Vittori (chitarra) o in alcune occasioni dal tastierista Nicola Ardessi (è accaduto a Milano, in un concerto in veste elettronica, durante il quale Dorina ha anche duettato con Nevruz). Attualmente sta selezionando altri musicisti, per proporre dei concerti in vero e proprio assetto rock, con basso e batteria.
Cosa è successo quando è tornata a Trieste dopo X Factor?
«Temevo che al ritorno molti mi criticassero per aver fatto una scelta “commerciale”, che qualcuno si sentisse quasi “tradito”. Invece, tornata a Trieste, sono stata accolta in maniera fantastica, ho sentito l’appoggio ed il supporto. Questo mi ha dato molta forza. Anche le persone delle altre città, che mi seguono su internet (e con cui ho cercato di interagire il più possibile) mi hanno aiutata».
E ora sta lavorando al suo album.
«Il mio è un progetto più di gruppo che da solista. Il sound sarà rock nel senso “grezzo” con sonorità molto forti, cantato non pulito, scomodo. Per dire certi concetti e trasmettere certi stati d’animo non si può essere dolci. Ho alcuni collaboratori, tra cui Walter Somà. È un bravissimo autore, conosciuto per il suo lavoro con Stefano Edda Rampoldi. Apprezzo le canzoni che ha fatto con Edda, il suo approccio alle parole e ai concetti e mi trovo molto bene a lavorare con lui. Altro punto di riferimento è il chitarrista Andrea Vittori. Sto aspettando le conferme di altri musicisti. Ho bisogno di lavorare in gruppo, non sono individualista. Nella musica voglio condividere le mie idee, influenzare ed essere influenzata. Non mi preoccupo di fare una cosa commerciale, voglio fare una cosa mia al 100%».
La collaborazione con Omar Pedrini, che in tv le aveva promesso una canzone, come si è sviluppata?
«Abbiamo fatto un concerto assieme a Padova e ne faremo uno il primo maggio a Brescia. Ci sentiamo spesso e l’ho incontrato di recente al concerto di Roger Waters a Milano. Lui è molto disponibile nei miei confronti, nel mio album ci sarà assolutamente una sua canzone. La collaborazione è attiva e biunivoca».
Altri contatti mantenuti?
«Con il maestro Pennino, Nathalie, Nevruz, Cassandra (con lei condivido la stessa agenzia, la Bit Sugar), i Kymera. Io e Nevruz siamo molto affini musicalmente, si era visto anche dentro X Factor. Ascoltiamo la stessa musica e cerchiamo di darci una mano».
È rimasta in contatto con la figlia di Mina?
«Sì, ho avuto la fortuna di instaurare una bella amicizia con Benedetta Mazzini. Lei crede molto nelle mie potenzialità. Mi ha portato a vedere il concerto di chiusura della tournée del cantautore Dente, che in quell’occasione aveva al suo fianco vari ospiti come Vasco Brondi (Le Luci della Centrale Elettrica), Manuel Agnelli, il Genio. Mi ha fatto conoscere queste persone. Agnelli è stato molto carino, dopo una diffidenza iniziale (accade spesso a chi è uscito da un talent!), mi ha dato dei buonissimi consigli. Stessa cosa posso dire di Boosta dei Subsonica. Grandi incontri che hanno sempre un risvolto positivo dal punto di vista psicologico. Poi ho conosciuto anche Mario Riso, anche lui molto disponibile. Persone che non si pongono come rockstar. Sanno condividere, se possono aiutarti lo fanno».
Nel frattempo ha cambiato look, con un taglio di capelli estremo.
«Era da una vita che volevo rifarmi la cresta (che già avevo in passato). Quando una donna decide di tagliarsi i capelli vuol dire che sta succedendo qualcosa ed è in fase di cambiamento».
È online il suo nuovo sito, molto curato: www.doryland.it, chi lo ha realizzato?
«L’ho curato io stessa: ho ripreso per un attimo a fare quello che facevo tempo fa cioè la web designer. Cerco di interagire con le persone che mi seguono. Di recente ho suonato ad Ancona per un concerto sul tema “donna e passione” e ho fatto scegliere le canzoni ai miei fan di Facebook: hanno scelto Afterhours, Led Zeppelin, Portishead, Nina Simone. È stato un bell’esperimento. Mi sono scoperta anche regista, perché durante il live ho proiettato un video da me realizzato, con la telecamera di mio zio Hektor e con la partecipazione di alcuni amici».
L’attuale formazione live?
«Andrea Vittori alla chitarra e Andrea Monterosso al violino. Proponiamo cover riarrangiate in maniera particolare, cercando di offrire al pubblico un repertorio non proprio scontato».
I testi dei suoi inediti di cosa tratteranno?
«Non voglio parlare di amore. Non saprei cosa dirne in questo momento, ho la testa altrove. Voglio cantare alla mia generazione. Sto litigando con alcuni coetanei: spesso li trovo annoiati, incapaci di prendere una posizione. Non voglio fare protesta spiccia, vorrei dare una spinta. Anche ad imparare ad apprezzare le piccole cose, ciò che abbiamo».
Elisa Russo, Il Piccolo 12 Aprile 2011