INTERVISTA A STOP THE WHEEL, LIVE AL TETRIS IL 6.01.17

Venerdì alle 21.30 Stop The Wheel presenta il suo nuovo disco al Tetris di Via della Rotonda.

Si tratta del side project del bassista dei Jennifer Gentle, Francesco Candura, nato a Catania ma triestino d’adozione da ormai 30 anni. Candura ha contribuito alla crescita della scena musicale cittadina in maniera decisiva: non solo come musicista ma anche come figura di riferimento che negli anni ha rivestito vari ruoli importanti (da direttore artistico a Etnoblog a tecnico/responsabile/ dj a Radio Fragola).

Come Stop The Wheel ha pubblicato gli album: «Morning» nel 2005, «The Preacher» nel 2008, «Attila» nel 2012 e «What What What» registrato dal vivo a In Orbita su Radio Capodistria nel 2011. Esce ora «Basta» per l’etichetta di Dublino Little Gem, racconta Candura: «Il disco è incentrato sulle armonie vocali ma rimane acustico, per questo scherzando dico che è “R&B per Boy Scout”, perché con quel mondo io avevo ben poco a che fare. Ospiti sono Guido Giorgi che lo ha coprodotto e ci ha suonato le elettriche, Nick Colacarma che rappa una strofa stupenda, e Francesca Luzzi che è una bravissima cantautrice ma sul disco ha curato tutto l’artwork».

Il titolo?

«Ho notato quanto spesso usiamo l’espressione “Basta” e in quanti modi. Per uno straniero è sempre una parola che colpisce perché la sentono tipo un mantra. Il che vuol dire che la pronunciamo spessissimo, si vede che siamo stufi di davvero tanta roba!».

Che concerto propone al Tetris?

«Mi accompagnano i miei due cantanti preferiti: Gaya Misrachi e Riccardo Gileno, quindi saremo noi tre con le nostre voci e pochi altri strumenti. E qualche effetto».

Tanti fruttuosi contatti all’estero: l’etichetta dublinese, la BBC, la francese Souterraine…

«La Souterraine è una delle collaborazioni di cui sono più fiero… io adoravo le loro compilation e loro hanno apprezzato quello che facevo, ma la loro regola è: solo in francese. E io non lo conosco, ma ho provato a mettermi sotto: il dj Michael Myers mi ha suggerito un pezzo di Yves Simon da coverizzare e a loro è piaciuto. La pubblicazione ha fatto sì che io passassi su FIP France e Radio France; volevano anche pubblicarla in un cd con il meglio del 2016 ma gli editori di Simon non avrebbero gradito, credo. Ho registrato un altro brano in francese su loro richiesta e sarei onorato se pubblicassero anche quello. Per quanto riguarda Little Gem: Andy è adorabile, bravo e onesto, i brani sono girati sulla BBC e su RTE cioè la nazionale irlandese, poi tramite il sito Introducing è stato notato da Tom Robinson, grandissimo musicista che era anche dj a BBC6, ed ecco com’è nata una cosa che mi ha fatto un piacere davvero enorme».

È uscito anche il videoclip di “Shapeup”.

«Gustav Willeit è una delle poche persone che posso definire un genio. Lui è già un fotografo affermato e pubblicato a livello internazionale (guworld.com), ma si è voluto mettere in gioco con questo video ed io ho seguito il suo concetto perché quando lavori con gente così brava è così che bisogna fare. Gli sono davvero grato».

La vedremo ancora live con i Jennifer Gentle?

«Ce lo auguriamo tutti. È solo questione di tempo. Conto di rimanere attivo tanto quanto nel 2016».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 3 Gennaio 2017

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