INTERVISTA AI TYTUS, AL TETRIS IL 04.11.16

tytus-copertinaVenerdì alle 21.30 i triestini Tytus presentano il loro primo album «Rises» al Tetris, in apertura i veneti Malota.

I Tytus sono nati nel 2014 dai Gonzales, band heavy rock’n’roll attiva per un decennio. La formazione attuale comprende Ilija Riffmeister (chitarra e voce), Markey Moon (basso e voce), Frank Bardy (batteria) e Mark Simon Hell (chitarra). Hanno debuttato con un 7″ ep, «White lines», hanno suonato in Italia ed Europa, condiviso il palco con band del calibro di Valient Thorr, Crowbar, Warrior Soul, Pentagram… «Rises» esce per l’etichetta statunitense Sliptrick Records in cd e verrà distribuito anche sulle piattaforme digitali (iTunes, Spotify, Amazon Music, Deezer…). Spiega la band: «Riassumendo, è un concept sull’esistenza degli esseri umani sul pianeta Terra nel corso dei secoli. È composto da 10 brani registrati e mixati dal nostro batterista nel suo Track Terminal Studio e masterizzati negli States da Will Killingsworth del Dead Air Studios per dare un tocco di punk al tutto. Ci sono ospiti come Will Wallner, chitarrista dei californiani White Wizzard, il cantautore tedesco Conny Ochs e alcune parti di backing vocals sono state eseguite dal nostro ex cantante Tilen (ora negli OMZA)». Sul genere proposto aggiungono: «”Rises” piacerà a tutti i metal kids ma anche a qualsiasi ascoltatore di rock perché c’è potenza ma anche attenzione alla musicalità. È composto da canzoni di classic heavy metal/heavy rock influenzato da band come Thin Lizzy, Maiden, Priest, Megadeth». Nel frattempo è uscito anche il videoclip del brano “Haunted”: «è stato realizzato da Enrico “Pido” Stocco in un vecchio casale nella provincia Trevigiana, non avendo fatto un reale sopralluogo molte parti in esterno sono state improvvisate, si voleva dare un effetto lo-fi tipo vecchi horror B-movie. Siamo contenti del risultato e le visualizzazioni che ha ottenuto in poco tempo sono sopra le aspettative».
Di recente i Tytus hanno aperto per una band di culto come gli americani Pentagram, dicono: «è stato emozionante aprire per un gruppo storico che rientra tra i nostri ascolti come band e che indirettamente ha influenzato il nostro sound. Il pubblico e gli stessi Pentagram ci hanno apprezzato molto e per noi è stata veramente una grande soddisfazione».

Elisa Russo, Il Piccolo 3 Novembre 2016
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