INTERVISTA BSBE 21.02.15 AL TEATRO MIELA (TS)

Sabato, alle 21.30, tornano al Teatro Miela i Bud Spencer Blues Explosion, nome di punta del rock blues (alla White Stripes e Black Keys) made in Italy.

Il duo romano composto da Adriano Viterbini (chitarra e voce) e Cesare Petulicchio (batteria) è in pista dal 2007 e ha un ottimo seguito dal vivo. Al Miela portano uno spettacolo che parte dalle nuove produzioni per rivisitare poi anche il vecchio materiale sotto una nuova luce, più vicina alle sonorità aspre, quasi garage, dell’ultimo album «BSB3», uscito la scorsa estate. Spiega Viterbini: «Stiamo portando in tour i nuovi brani tratti dal terzo disco. Il concerto è un momento sacro, una macchina del tempo e un veicolo per poterci esprimere ed intrattenere il nostro pubblico».

Avete già suonato a Trieste… che ricordo avete della città?

«La citta è meravigliosa e torniamo sempre più che volentieri. In effetti, guardandoci indietro, possiamo riconoscere i nostri inizi in alcuni posti della città».

Aggiunge Petulicchio: «Ho un ricordo molto bello di Trieste: la data del 2009 era la terza del nostro primo tour. Il locale era strapieno e noi eravamo lontanissimi da casa. Questa cosa mi sembrava assurda e contemporaneamente mi riempiva di gioia!».

Com’è cominciato il 2015 e come continuerà a livello di impegni musicali?

A.V. «Abbiamo uno spirito più leggero e rilassato: sono sicuro che tutto ciò ci aiuti a suonare meglio. Al massimo del nostro potenziale».

C.P. «Siamo molto felici di come sta andando il tour e il disco. Molti ci hanno conosciuto grazie al passaparola di chi viene a sentirci live, di conseguenza l’aumentare del pubblico di queste ultime date ci conferma che stiamo facendo un buon lavoro».

Punti di forza (ed eventuali punti di debolezza) dell’essere un duo?

A.V. «In due dividi gioie e dolori, momenti esaltanti che si amplificano e momenti difficili che diventano più pesanti. Per quanto riguarda la musica, avere una marcia in meno è meglio».

Oltre ai BSBE entrambi avete spesso altri progetti e collaborazioni in parallelo, quali sono le più recenti? C’è qualche novità per i prossimi mesi?

A.V. «Ho avuto la fortuna di suonare con Bombino e l’onore di partecipare al tour di Fabi-Silvestri-Gazzè. Seguo ogni possibilità interessante e occasione che possa arricchire musicalmente e umanamente. Nel futuro: sorprese!».

Avete suonato molto, sia in Italia che all’estero. C’è un luogo o una situazione che ricordate con piacere particolare? 

A.V. «Nel 2009 suonammo a Seattle, la patria del grunge, quello fu un momento esaltante per noi. La storia della musica che ci fece scattare la scintilla era lì con noi».

C.P. «Ricordo il concerto al Sziget festival di Budapest. Sono un grande estimatore e frequentatore dei festival estivi europei. Essere per un giorno un piccolo protagonista di uno dei più importanti, è stato un po’ come realizzare un sogno».

Suonare internazionali ma con testi in italiano. Si può dire che abbiate vinto la sfida?

A.V. «Lingua inglese o italiana, a mio parere per il genere che facciamo ha poca differenza. Venite a vedere e ascoltare un nostro live, capirete cosa intendo».

C.P. «La vera sfida da vincere è essere italiani ma fare tour internazionali. In questo ancora non siamo riusciti. Solo a quel punto mi riterrò davvero soddisfatto».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 21 Febbraio 2015

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