«Alterneremo la musica con la lettura dei testi tradotti, racconteremo le gesta e le opere di personaggi quali Joseph Ressel, Carl Weyprecht, Nora Bernacle, Buffalo Bill, il bandito Colarich, il prete fuorilegge Josip Veljkanje, parleremo del disastro dimenticato delle miniere di Arsia, del cambio di cognome forzato sotto il fascismo, della perdita della propria terra con l’esodo». Frank Get – al secolo Franco Ghietti – propone per la prima volta il nuovo spettacolo “Parole & Musica”, giovedì alle 21 al Bastione Rotondo di San Giusto per la rassegna “Hot in The City”, l’ingresso è gratuito. L’artista triestino – che il prossimo anno pubblicherà il suo quindicesimo album per festeggiare i 40 anni di carriera – suonerà canzoni tratte dai suoi ultimi tre lavori, accompagnato sul palco da Tea Tidić al basso e cori, Andrea Reganzin alle tastiere e Alessandro Perosa alla batteria; l’attrice Nikla Panizon avrà il compito di intervallare il concerto leggendo i brani in italiano. «Suoniamo spesso all’estero e ci siamo accorti che invece in Italia c’era un po’ il problema della comprensione delle storie raccontate – spiega Frank Get –. Mi esprimo con il blues e il rock e la scelta di scrivere in inglese è scaturita dalla volontà di usare un linguaggio internazionale sia per arrivare al maggior numero di persone sia, viste le ferite ancora aperte inferte dalla storia, per utilizzare una lingua super partes. A San Giusto proponiamo dunque questo nuovo esperimento, e sto pensando anche a un libro che contenga le traduzioni». «Nel mio girovagare per il mondo – prosegue – a un certo punto del cammino ho sentito l’esigenza di scoprire le mie radici. La terra da cui provengo ha subito negli anni incredibili sconvolgimenti e cambiamenti con due guerre mondiali, migrazioni e con cinque cambi di amministrazione nel giro di 50 anni. Le mie radici sono multietniche, sono di origine istriana, slava e ungherese e quindi, quale modo migliore per preservare questo valore se non cantare e scrivere di fatti, uomini e personaggi che vissero e operarono nella mia città e nelle zone limitrofe?».
Elisa Russo, Il Piccolo 22 Agosto 2018