INTERVISTA JIMI BARBIANI, AL LOFT IL 19.05.18

Sabato alle 22 Jimi Barbiani è in concerto al Loft di via Economo 12/1. L’artista friulano è considerato uno dei migliori chitarristi rock blues d’Europa, nella sua carriera ha collaborato con Johnny Neel (Allman Brothers e Gov’t Mule) e aperto i concerti di mostri sacri come B.B. King, Robert Plant, Ike Turner, Steppenwolf, Johnny Winter e tanti altri. Il suo non è uno pseudonimo come molti pensano: «Sono nato nel ’71 – spiega il musicista di Udine – e ai miei piaceva Hendrix… non è stato facile portare questo nome e suonare la chitarra». Il suono di Jimi, sulla scia del leggendario chitarrista di Seattle, proviene direttamente dall’anima e si traduce in uno stile che richiama alla memoria il vibrato profondo di Muddy Waters e la padronanza slide di Duane Allman. Al Loft lo accompagnano Pietro Taucher all’organo Hammond, tastierista considerato fra i “top five keyboards” di questo genere e Alessandro Mansutti, batterista richiesto da tutti i migliori artisti jazz: «Due musicisti straordinari – commenta Barbiani – mi fa sempre piacere suonare con loro. Proporremo brani miei e qualche classico del funk, blues, jazz… l’idea è quella di essere una jam band, ma non una di quelle che si lasciano trasportare in improvvisazioni di quaranta minuti solo per far vedere quanto uno è bravo tecnicamente, noi vogliamo coinvolgere il pubblico, ci dev’essere un’interazione tra i musicisti, un interplay che porta a creare qualcosa insieme». Riassumendo la sua storia racconta: «Ho suonato per nove anni con i W.I.N.D. che per altro erano originari di Trieste, toccando palchi importanti come quello di Pistoia Blues e Udin&Jazz… Nel 2009 ho iniziato il progetto solista. Mi ritengo fortunato perché con la musica ho potuto girare il mondo, vedere concerti eccezionali, condividere il palco con Eric Sardinas, Buddy Whittington, aprire per B.B. King, Robert Plant, John Mayall… Dal 2011 ho suonato molto in Olanda, Francia, Germania, Austria: abitare a Udine, dal punto di vista di questi spostamenti, è strategico. Da solista ho all’attivo due dischi in studio e uno live uscito a gennaio per un’etichetta americana, tratto da quattro concerti del 2017; sta andando molto bene in Europa e Usa».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 19 Maggio 2018

BArbiani

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