Era il 1999 quando il chitarrista triestino Stefano Marchesini fondava una band con l’intento di far ballare il pubblico al ritmo di pop, funky, soul, rock, disco dance, quasi una “musica da grande magazzino commerciale”, pensò. E a quell’idea rimase fedele, tanto da chiamare il gruppo Magazzino Commerciale. Dai concerti nei piccoli locali a quelli in Piazza Unità, vent’anni tutti da festeggiare, venerdì alle 21 in Piazza Verdi sul palco di Trieste Estate. Oltre a Marchesini, il Magazzino al completo con Elisa Ritossa alla voce, Paolo Marchesich alla batteria, Lorenzo Visintin alle tastiere, Ivan de Leo al basso, i fiati di Angelo Chiocca, Giorgio Ruzzier, Andrea Bortolato. E tanti special guest: «Abbiamo deciso di fare questa festa per i vent’anni di attività – racconta Marchesini – in collaborazione con Radio Company (con cui da anni lavoriamo all’evento di capodanno). Ci saranno tanti ospiti, come il nostro ex cantante Mauro Gori che ora vive a Parigi e Michelangelo che ora sta a Milano, e ancora la voce di Fabio “Red” Rosso di Canto Libero, di Dennis Fantina, di Chris Bradley (Elbow Strike) il batterista Marco Vattovani (Bandomat, Canto Libero), il bassista Francesco Cainero (The Topix); le luci sono a cura di Vincenzo Guastini e ci sarà il fonico di Elisa Toffoli, Ricky Carioti. Presenta la serata Leo Feltrin di Radio Company che ormai fa quasi parte della band».
Con Dennis Fantina collaborate stabilmente?
«Esatto, quando si presenta con la band, ci siamo noi. E dal 19 saremo assieme in un mini tour in Croazia e Montenegro».
Suonate spesso all’estero?
«Abbiamo fatto più di 1500 concerti, suoniamo tanto di più in Slovenia e Croazia».
Per la prima volta avete pubblicato un brano vostro.
«In Piazza Verdi presentiamo il nostro primo singolo inedito uscito in questi giorni “Gimme Some Love” (Lademoto Records) un pezzo dance, funky nel nostro stile con la partecipazione di Chris Bradley; a ferragosto esce anche il videoclip realizzato da Marco Laurenzi che sarà proiettato sullo schermo della piazza, assieme a foto e video storici della band».
Oltre al brano originale cosa proponete venerdì?
«Il nostro classico repertorio di brani riarrangiati da noi, attaccati in un medley, dagli anni ’70 a oggi: Michael Jackson, Whitney Houston, Bruno Mars, Justin Timberlake, Robbie Williams… tutto quello che riguarda il funky, la dance, il pop».
Che momento sta vivendo la musica in città?
«Sembra che debba venir bandita da Trieste, Fantina ha giustamente fatto un paragone con il film “Footloose”, dove era vietato ballare e ascoltare musica. È una situazione triste. Abbiamo fatto la nostra gavetta nei pub, nei bar, nelle piccole piazze: quello è il punto di partenza per tutti e se vengono a mancare le possibilità di esibirsi in quelle realtà, le nuove generazioni non avranno spazi per muovere i primi passi».
Quindi?
«Molti miei colleghi del resto della regione o del Veneto, riescono a suonare praticamente ogni sera, a noi tocca andare all’estero. E per fortuna c’è la Slovenia, solo a Capodistria ci sono almeno dieci pub in cui si può suonare. Bisogna porsi qualche domanda. Questa situazione non aiuta di certo i musicisti, ma anche i commercianti, il turismo, il comune stesso».
Elisa Russo, Il Piccolo 14 Agosto 2019