2017 iLMarza - Sick Tamburo - Un Nuovo Giorno-3webEsce giovedì per La Tempesta Dischi «Un giorno nuovo», quarto disco dei pordenonesi Sick Tamburo. La band nasce quasi dieci anni fa da un’idea di Gian Maria Accusani ed Elisabetta Imelio, precedentemente uniti nell’avventura Prozac+ (la storica cantante Eva Poles ha invece intrapreso la carriera solista). I Sick Tamburo avevano deciso inizialmente di celarsi dietro a passamontagna e nickname: Accusani diventa Mr Man ed Elisabetta Boom Girl. Anche se l’identità dei due è stata presto svelata, hanno continuato a mantenere il gioco degli pseudonimi e, spesso, il volto coperto come scelta estetica. Diversi gli altri musicisti che ruotano attorno alla band, negli ultimi anni si è aggiunta in pianta stabile la figura di Miss Understanding; spiega Accusani: «Siamo in 6 o 7, dal vivo saremo in 4 o 5, la formazione è variabile. Elisabetta non ci sarà sempre. Questo però rende diverso e imprevedibile ogni concerto e ci piace. È un vantaggio sia per noi che per il pubblico».

«Un giorno nuovo» è prodotto da Accusani nel suo home studio per Discgust Music Production, contiene nove tracce e prosegue il discorso musicale intrapreso dalla band in questi anni portandolo ad un nuovo livello grazie al rinnovato intreccio di chitarre elettriche e sintetizzatori, ritmi incalzanti e melodie wave. L’album è stato anticipato dalla title-track «Un giorno nuovo» accompagnata da un colorato videoclip girato da Stefano Poletti, protagoniste le due componenti femminili dei Sick Tamburo. La canzone «Meno male che ci sei tu» vede la partecipazione speciale del cantautore Motta (forte del successo del suo primo album «La fine dei vent’anni», Targa Tenco 2016) alla voce e alla darabouka (percussioni). «Motta è un nostro fan», racconta Accusani, «mi aveva scritto che gli avrebbe fatto piacere comparire in un brano, gliene ho mandati alcuni e ha scelto quello».

Della canzone «La fine della chemio» uscirà a breve una versione con ospiti alcune delle migliori voci della musica italiana. La copertina dell’album (in cui Mr Man e Miss Understanding si scambiano una rosa davanti ad un’esplosione atomica), spiega la band: «è la logica prosecuzione dei dischi/gioco fin qui realizzati: il primo “Sick Tamburo” (2009) aveva una sovra-copertina fustellata che fungeva da maschera/passamontagna per il ragazzo in copertina, il secondo “A.I.U.T.O.” del 2011 era un flip-book in cui la scritta spariva in mezzo al mare, il terzo “Senza vergogna” del 2014 era un origami inferno/paradiso».

Sul significato di «Un giorno nuovo» Accusani racconta: «È il giorno in cui riusciamo a vedere il mondo per quello che veramente è, senza tutti i filtri dell’educazione che ci accompagnano da sempre. È il giorno in cui lasciamo andare la maggior parte delle cose a cui davamo vitale importanza, rendendoci finalmente conto che di importanza non ne avevano alcuna. È il giorno in cui lasciamo andare tutte quelle cose che sono solo estensioni del nostro ego e ci rendiamo conto di quanto sia importante vedere il sole che si alza al mattino. È il giorno del grande cambiamento dentro di noi. Tutto il disco gira attorno all’idea che ad un certo punto della vita si affronta la realtà, lasciando perdere tutti i filtri che siamo abituati ad avere fin da quando nasciamo, soprattutto dal punto di vista culturale. Qualcuno prima, qualcuno dopo, (qualcuno, purtroppo, mai) ci si rende conto che le cose davvero importanti sono quelle che abbiamo sempre dato per scontate: alzarsi alla mattina e vedere il cielo. La vita dei sogni e dei pensieri è parallela quanto irreale, quando ti succede qualcosa di grosso ti si aprono gli occhi. Questo è quello che è successo a noi e volevamo raccontare la nostra storia». Se nei primi Sick Tamburo la voce era quella di Elisabetta, già con il precedente album il ruolo era passato totalmente a Gian Maria: «Come nello scorso disco canto prevalentemente io, tranne “Dedicato a me” cantata da entrambe le ragazze». Il tour parte il 21 da San Giuliano Terme e tocca varie città, da Modena a Milano e Genova, non è stata annunciata ancora nessuna data in regione ma, assicura Gian Maria: «L’1 giugno saremo sicuramente live nella nostra Pordenone, presto i dettagli. E speriamo di venire a Trieste in estate, ci piacerebbe». La musica dal vivo a Pordenone, dopo la chiusura del Deposito Giordani, non vive un buon momento, conclude Accusani: «È rimasto praticamente solo l’Astro a Fontanafredda che è un piccolo club».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 11 Aprile 2017 

 

Sick Tamburo

 

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