La blues/garage band triestina dei Tillamook ha realizzato un ep prodotto da Lorenzo Fragiacomo. Le tracce si possono ascoltare suwww.myspace.com/tillamookband. Diverse le occasioni per vedere la band formata da Manlio Milazzi (armonicista e cantante), Massimiliano Scherbi (chitarra), Gianpiero DeCandia (basso) e Alessandro Maffioli (batteria) in concerto a Trieste: questa sera al Guinness Pound di Sgonico, il 23 alla Casa delle Culture, il 20 gennaio al Teatro Sloveno.
Come definireste la vostra musica?
«New wave blues o nu blues, – risponde Milazzi -. Cerchiamo di non essere la solita band rock blues o da blues patinato anni ‘80. Veniamo da esperienze diverse e ascoltiamo musica diversa ogni giorno, spesso ascoltiamo fin troppo poco blues tradizionale. Non vogliamo essere l’ennesima cover band che suona shuffle per due set di fila. Il blues è vivo e va ben oltre i giri in dodici battute e le consuete tematiche trite e ritrite, che non possono appartenerci perché siamo bianchi e italiani. Non vogliamo essere nemmeno la solita blues band di dopolavoristi».
Com’è stato lavorare con Fragiacomo?
«Siamo stati l’unica blues band accettata nel locale del re dello ska e del northern soul: ciò è stato un onore. Di conseguenza lo abbiamo messo sul trono di “produttore” e non di semplice tecnico audio, abbiamo ascoltato i suoi consigli e il risultato è stato sorprendente».
La situazione musicale cittadina?
«Adesso è migliorata molto, grazie a poche ma gustose situazioni. In generale, però, è deprimente. Trieste è una città fredda e fondamentalmente ignorante, musicalmente parlando. Siamo pieni di ottimi musicisti ma i palchi sono sempre meno. Non c’è nessun rispetto per chi cerca di fare i suoi passi in questo mestiere. Tra i gruppi che spiccano per professionalità cito i Butterfly Collectors e i Gonzales. E Abba Zabba, un talento quasi sproporzionato per questa città».
Elisa Russo, Il Piccolo 14 Dicembre 2007