intervsita XABIER IRIONDO al TEATRO MIELA CON “CITY VISION” IL 27.11.21

La contaminazione tra diverse forme d’arte è il filo conduttore di “Sound&Vision”, nuova rassegna del Miela in cui la musica s’incontra con le immagini, il cinema, il fumetto. Tre gli appuntamenti annunciati per ora: sabato il via con “City Vision”, sonorizzazione di alcuni film da parte di un ensemble capitanato da Xabier Iriondo (chitarrista degli Afterhours), il 17 dicembre Davide Toffolo proporrà il nuovo spettacolo incentrato sul suo ultimo libro dedicato a Remo Remotti, “L’ultimo vecchio sulla terra” e il 15 gennaio l’ex CCCP-CSI Massimo Zamboni sonorizzerà “Dracula” di Tod Browning.

Quattro i film che verranno musicati dal vivo sabato alle 21.30: “Berlino, Sinfonia di una grande città” di Walter Ruttmann (1927), “Études sur Paris” di André Sauvage (1928), “L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov (1929) e “À propos de Nice” di Jean Vigo (1930). «Portiamo al Miela un progetto che si chiama “City Vision” – racconta Xabier Iriondo – promosso dal Centro Musica Comune di Modena, col quale collaboro già da molti anni, da un’idea di Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò. Si tratta della sonorizzazione di affreschi e visioni di quattro città europee tra gli anni ’20 e ’30, sonorizzati da un ensemble che è stato costituito per questo progetto che si chiama Soundtracks, promosso dalla regione Emilia Romagna». Xabier Iriondo, milanese di origini basche, è uno dei chitarristi italiani più apprezzati, noto per la sua carriera con gli Afterhours, negli anni ha militato in tantissimi gruppi come A Short Apnea, Six Minute War Madness, NoGuru, Todo Modo e attualmente con i Buñuel assieme al batterista triestino Franz Valente (ex Teatro degli Orrori): «Proprio giovedì – prosegue Iriondo – abbiamo lanciato il nuovo singolo e videoclip dei Buñuel, il disco è in arrivo a febbraio per un’etichetta canadese assieme alla Tempesta e a luglio saremo in tour europeo». Sul palco del Miela la chitarra elettrica di Iriondo sarà accompagnata da un ottetto di batteria, vibrafono, chitarre, pianoforti – synth, violoncello, violino ed elettronica (Agnese Amico, Michele Bonifati, Francesco Brianzi, Marco Fiorini, Giacomo Ganzerli, Mattia Loris Siboni, Giulio Stermieri, Daniele Rossi). «Dare un contributo sonoro a dei film del passato anche remoto, – riflette Xabier – trovare una forma contemporanea per trasferire con nuovi suoni un paesaggio sonoro a delle immagini che sono state create e concepite quasi cento anni fa è qualcosa che mi ispira e mi dà forza ed energia. In particolare questa idea di “City Vision” è interessante proprio perché a cavallo tra gli anni ‘20 e ‘30 nacque la sinfonia cittadina. Le sinfonie sono documentari poetici e sperimentali che presentano un ritratto della vita quotidiana, catturate insieme allo spirito della città». Per quanto riguarda gli spettatori, «vengono gli appassionati di musica, di cinema d’altri tempi o contemporaneo, un pubblico trasversale anche in termini generazionali». «Sono contento di esibirmi al Miela – conclude l’artista milanese –. A Trieste vengo spesso, mia moglie aveva studiato lì, abbiamo tanti amici, ci passiamo anche una volta al mese. Città unica e speciale, mi piace l’architettura, il mare, il Carso».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 27 Novembre 2021

 

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