IRON MAIDEN, STEVEN TYLER, DAVID BYRNE in Piazza Unità a Trieste il 18, 19 e 21 luglio 2018

Iron Maiden«Scream for me Trieste!»: Bruce Dickinson, voce degli Iron Maiden, è pronto a incitare di nuovo il pubblico di Piazza Unità, come fece nel 2016 davanti a oltre 15 mila persone, quando aveva promesso “arrivederci a presto”; la band britannica torna per l’unica data del Nord Est con il “Legacy Of The Beast European Tour”. Sempre in forma, i paladini dell’heavy metal: lo assicura chi ha avuto modo di vederli l’altra sera a San Siro, dove hanno portato una delle scenografie più spettacolari di sempre, con l’immancabile mascotte Eddie e il classico immaginario horror, ma anche qualche novità come un aeroplano gigante, e poi fiamme, fumi, esplosioni e una scaletta generosa che ha pescato tra tutti i classici della loro lunga carriera, che conta oltre 90 milioni di dischi venduti e il dominio indiscusso della scena metal mondiale degli ultimi quarant’anni. Martedì la grande festa all’insegna dell’heavy metal comincia già alle 17.25 con The Raven Age, band in cui milita George Harris, figlio di Steve, bassista dei Maiden, alle 18.25 i triestini Rhapsody of Fire, alle 19.30 Tremonti (band americana di Mark Tremonti, già Creed e Alter Bridge) e alle 20.50 gli Iron.

Poche ore di riposo per gli amanti del grande rock: saranno le affascinanti Sisterhood Band ad aprire le danze di mercoledì. Due figlie d’arte: Alyssa vanta entrambi i genitori nella country band Baillie & The Boys mentre il papà di Ruby è niente meno che Rod Stewart; la musica l’hanno nel sangue e lo steven-tylerdimostreranno sul palco di Piazza Unità, riscaldando il pubblico in attesa di Mr Steven Tyler. Icona rock globale e voce che si annovera come una delle più importanti della storia della musica, il leader degli Aerosmith è ora in tour con la band The Loving Mary. La setlist dei nuovi concerti, tra cui quello di Trieste, comprende tutte le più grandi hit di Tyler, così come alcuni brani tratti dal suo ultimo album solista, «We’re All Somebody From Somewhere».

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Davvero ben differenziati i tre grandi concerti in quanto a generi musicali: dopo l’heavy metal della prima serata e l’hard rock ruspante della seconda, l’ultimo appuntamento, sabato, saprà accontentare anche gli amanti di sonorità lievemente più raffinate. Figura di spicco della musica new wave americana, il grande David Byrne oltre che musicista (fondatore e frontman dei mitici Talking Heads dal 1974) è compositore, produttore, regista, autore (consigliatissimo il suo libro “Come funziona la musica” uscito in Italia per Bompiani). Lunga la lista di riconoscimenti nella sua carriera: un Oscar, un Golden Globe e un Grammy Award, due David di Donatello, uno per le musiche di «This Must Be The Place» (2012) di Paolo Sorrentino e uno per la miglior canzone originale contenuta nella stessa colonna sonora, dal titolo «If It Falls, It Falls». Inserito dal 2002 nella Rock and Roll Hall of Fame, David Byrne è un vulcano di idee, esplosivo nella dimensione live.

 

 

 

 

Elisa Russo, Il Piccolo 12 Luglio 2018
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