L’Associazione Musicale Jambo Gabri, sabato scorso, ha inaugurato la sua nuova sede, in Via Del Veltro 43/b a Trieste. A fare gli onori di casa, i genitori di Gabriele Manfioletti, mancato ai propri cari il 24 ottobre 2008 in un incidente stradale. Aveva 18 anni, grande talento musicale, suonava la chitarra elettrica nei promettenti Watashiwa Cactus e in altre band. Gabriele sognava di avere un posto dove suonare, una sala prove, «perché in città ce ne sono pochissime, fatiscenti o costose», diceva. Il papà Guidalberto e la mamma Elisabetta hanno portato avanti per un anno, con dedizione e dignità esemplari, le attività dell’associazione, con l’intento di trasmettere ai giovani la sana passione che loro figlio aveva per la musica e far sì che lui stesso continui ad essere presente.
Ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa, ecco realizzato il sogno di Gabriele: una sala prove, una zona relax, un posto accogliente dove i giovani potranno fare musica, ritrovarsi, scambiarsi idee. Un luogo che si presta bene anche per attività culturali come presentazioni di libri, mostre, incontri. Alle 17 di sabato la sede di Via Del Veltro era stracolma e in strada c’erano code di ragazzi che aspettavano di entrare. Molti con vassoi di dolci, piante o altri doni. Tutti molto commossi.
Guidalberto Manfioletti ha fatto un breve discorso di saluto. Poi Andrea Massaria ha suonato un pezzo dei Pink Floyd con la chitarra di Gabriele. Da Massaria, Gabriele aveva preso qualche lezione; presente in sala anche un altro suo insegnante: il virtuoso della chitarra Arthur Falcone.
Un minuto di silenzio, spiega Guidalberto Manfioletti: «come nello sport, perché Gabriele giocava a pallavolo ed era anche un grande sportivo».
Fino a sera si è continuato con la musica dal vivo, performance visive, ma soprattutto un continuo via vai di gente: tanti giovanissimi ma anche adulti; tanti musicisti – da quelli alle prime armi ai più noti professionisti. L’apertura della sala è stata resa possibile anche grazie alle donazioni, esemplare il caso dei triestinissimi Gli I The Betolers, a cui Manfioletti ha riservato un ringraziamento speciale. Questi giovani hanno deciso di devolvere i proventi della loro ultima tournée all’associazione Jambo Gabri. Continua Manfioletti:
«La posizione della sede è molto buona, ci si può avvicinare con il furgone per scaricare gli strumenti, infatti abbiamo portato il pianoforte. Spero sarà buono anche il rapporto con il vicinato, abbiamo invitato l’inquilino del piano di sopra e abbiamo scoperto che suona il sax, quindi era contento della presenza di una sala prove».
Ancora in via di definizione gli orari di apertura e altri dettagli, continua Manfioletti: «Per accedere alla sala prove e alle attività in generale, è sufficiente essere soci dell’associazione. Gli orari di apertura dipenderanno un po’ dalla disponibilità dei soci. Non abbiamo ancora deciso le modalità ma l’utilizzo della sala prove sarà gratuito, o al massimo verrà chiesto un contributo simbolico».
Elisa Russo, Il Piccolo 26 Ottobre 2009