«Tutti noi undici performer in scena, oltre che cantare e ballare, suoniamo uno o più strumenti: non c’è orchestra né basi, tutto è suonato live. È una prosa con musica, le canzoni sono inserite nella narrazione, nel momento in cui cantiamo e suoniamo sta accadendo davvero nella storia». Così Jessica Lorusso, attrice e cantante milanese, descrive “Una volta nella vita (Once)”, l’acclamato musical della Compagnia della Rancia che fa diverse tappe in regione, nel circuito Ert: venerdì alle 21 al Teatro Zancanaro di Sacile, sabato alle 20.45 al Teatro Benois de Cecco a Codroipo, lunedì alle 20.45 al Teatro Comunale di Tolmezzo, martedì e mercoledì alle 20.45 al Comunale di Monfalcone. Tratto dall’omonimo film irlandese del 2006 scritto e diretto da John Carney, vincitore del Premio Oscar per la Miglior Canzone con “Falling Slowly”, “Once” diventa uno spettacolo musicale nel 2011 con il libretto di Enda Walsh, ottenendo fin da subito un grande successo, anche grazie alla colonna sonora scritta da Glen Hansard e Markéta Irglová, e vincendo otto Tony, due Olivier, un Grammy Award. Una storia d’amore i cui protagonisti sono la Ragazza interpretata appunto da Jessica Lorusso e il Ragazzo da Luca Gaudiano (vincitore di Sanremo Nuove Proposte nel 2021), sostituito per impegni televisivi, nella sola data di Sacile, da Manuel Diodato. 

Jessica, che altro dire di “Once”?

«È una forma nuova di spettacolo e muove tante emozioni. Una storia d’amore incondizionato, in cui c’è un Ragazzo che canta le sue canzoni per strada a Dublino e sta per abbandonare il suo sogno quando incontra per caso una Ragazza della Repubblica Ceca che lo convincerà a non mollare». 
Si aspettava questo riscontro?

«Non posso che esserne contenta, anche perché il musical è un genere storicamente poco italiano».
Torna in regione con diverse repliche. Conosce un po’ la zona? 

«Di recente sono stata al Rossetti di Trieste per “Il fantasma dell’opera” e lo scorso anno con “Once”, è una città in cui sono passata davvero spesso, la ritengo un polo artistico importante, che si sta imponendo a livello internazionale. Per il resto sono viaggi lavorativi brevi, il Friuli lo conosco ancora poco, vorrei avere più tempo per godere delle sue meraviglie. Spero di riuscire a visitare ora Sacile, Codroipo, Tolmezzo, Monfalcone».

Come Jess il 24 novembre pubblica un ep, di cosa si tratta?

«Sette canzoni prodotte con il giovane producer Ledo in cui riassumo questi ultimi anni, tra vari stati d’animo, un viaggio nella mia coscienza, nel mio mondo. S’intitola “Sola a casa e altri sbatti”, uscirà anche un corto a puntate su YouTube, proiettato in anteprima il 23 a Milano Music Week».
Lo porterà anche dal vivo?

«L’idea è di farlo. Ho una scaletta completa per poter affacciarmi al live, il mio vero amore è per la performance, che sia musicale o teatrale».

Continuerà dunque a dividersi tra le due?

«Il mio desiderio è di riuscire a portare avanti entrambe le attività, cantautorale e teatrale. È una sfida, se guardiamo a Inghilterra e Usa molti performer lì hanno le due carriere parallele, in Italia è meno frequente. Mi faccio trasportare da quello che succede, il talento incontra opportunità e si tratta di salire a bordo o meno».

Elisa Russo, Il Messaggero Veneto 10 Novembre 2023 
Il Piccolo 14 Novembre

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