JOHNSON RIGHEIRA E SINFONICO HONOLULU GRADO 31.08.23

L’icona pop anni ’80 Johnson Righeira, assieme alla Sinfonico Honolulu, la più importante orchestra di ukulele italiana, è l’originale accoppiata scelta dall’undicesima edizione di “Grado Festival – Ospiti d’Autore” per la serata di martedì, alle 21.30 alla Diga Nazario Sauro, con ingresso libero. Il tour che fa tappa a Grado celebra i quarant’anni della hit “Vamos a la Playa”, il tormentone del 1983 firmato dai (finti) fratelli Righeira Michael & Johnson (all’anagrafe Stefano Rota e Stefano Righi). Forte di un’esperienza decennale sui maggiori palchi e teatri nazionali, mantenendo quel medesimo approccio innovativo e diretto alla scrittura degli arrangiamenti, la Sinfonico Honolulu insieme a Johnson ha preparato uno spettacolo inedito. All’interno di un repertorio completamente riarrangiato rivolto ai successi di quegli anni, il concerto comprenderà alcuni dei brani più significativi, che hanno sancito il decollo dell’era elettronica nelle sue sperimentazioni legate alla dance music prima, alla new wave e new romantic poi, che sfocerà nel pop internazionale in una dimensione di massa. Una narrazione per suoni e musica in un piacevole viaggio fra le formazioni che hanno fatto la storia di quegli anni, dai Depeche Mode ai Cure, passando per i Kraftwerk e i Joy Division fino ai successi dei Righeira che hanno segnato il pop italiano, con canzoni come la già citata “Vamos a la Playa”, “No Tengo Dinero”, “L’Estate Sta Finendo” e “Innamoratissimo” (al Festival di Sanremo nell’86). «Se sapessi il segreto della hit di successo – scherza Johnson – ne avrei fatte almeno una ventina. E inoltre, se lo sapessi, non lo direi a nessuno». In un modo o nell’altro, il cantante torinese, seppur ancorato ai vecchi successi, non ha mai smesso di reinventarsi, come sta facendo ora con la Sinfonico Honolulu, formazione davvero singolare capitanata dal livornese Filippo Cevenini composta prevalentemente da ukulele, piccola chitarra hawaiana dal suono particolare che nella storia della musica fa capolino nelle maniere più disparate (sarebbe stato il primo strumento acquistato da leggende come Syd Barrett dei Pink Floyd o Joe Strummer dei Clash, portato sul palco di Sanremo da Rino Gaetano con “Gianna” nel ’78, fino all’uso scanzonato che ne ha fatto il friulano Ruggero de I Timidi).  

Elisa Russo, Il Piccolo 31 Luglio 2023  

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