JOSS STONE A GRADO 10.07.23

«A Grado vedrete me cantare: è tutto quello che ho! Certo, ci sarà anche la mia band. Non saprei anticipare la scaletta, andiamo molto a istinto, a seconda di quello che vuole il pubblico, capto la sua energia, le sue richieste e vado di conseguenza. So bene quanto la gente desideri sentire le canzoni che conosce già da anni, che sono sedimentate nella memoria, quindi i classici non possono mai mancare». L’estate scorsa aveva tenuto un concerto incredibile al castello di San Giusto, per niente affaticata dal pancione (il suo secondogenito sarebbe nato a ottobre) ed ora rieccola in tour, inarrestabile. Joss Stone, cantautrice britannica già vincitrice del Brit Award e del Grammy Award, capace di vendere oltre 12 milioni di dischi in carriera grazie a canzoni e album di successo planetario, apre l’undicesima edizione del Grado Festival – Ospiti d’Autore, lunedì alle 21.30 alla Diga Nazario Sauro. Porterà il suo “20 Years of Soul anniversary tour”, uno show che celebra i vent’anni dal suo fortunato debutto “The Soul Sessions”, uscito quando lei era appena sedicenne e che le portò un successo che, avrebbe confessato più tardi, la fece anche soffrire. 

L’artista inglese ha all’attivo diversi album, “Never Forget My Love”, realizzato con la collaborazione di Dave Stewart degli Eurythmics, è uscito l’anno scorso: «A livello di testi – spiega – non è un concept album, ma a livello di sound c’è un filo. Parlo di tutto quello che mi va, per esempio ho inserito una canzone scritta 15 anni fa “You couldn’t kill me”, non l’ho pubblicata prima perché tocca un argomento di cui non ero ancora pronta a parlare, invece adesso lo sono, senza problemi». 

Si è esibita al fianco di artisti leggendari come James Brown, Herbie Hancock, Stevie Wonder, Gladys Knight, Sting, Van Morrison e Melissa Etheridge. Inoltre, ha collaborato e contribuito agli album di molti dei migliori musicisti del mondo, tra cui Jeff Beck, Mick Jagger e Damien Marley e ha ottenuto oltre un miliardo di stream solo negli Stati Uniti. Joss è nota per sperimentare diversi stili e i suoi album presentano un entusiasmante mosaico di influenze varie, creando un catalogo caratterizzato dalla fusione della sua potente voce soul con paesaggi sonori dal soul di Aretha Franklin, James Brown, Solomon Burke, l’r&b hip hop di Lauryn Hill, India.Arie, fino al reggae. In Friuli aveva addirittura duettato con il rapper carnico Doro Gjat: «Ricordo sempre con piacere – afferma Stone – la tappa ai Laghi di Fusine nel 2017, e il duetto con un artista locale, un ragazzo dolcissimo, di cui esiste un video, mi viene da dire che è il posto più bello in cui sono mai stata, e poi ricordo la canzone di Doro, ancora la canto». Anche dell’Italia ha un ricordo entusiasta (e forse fin troppo ottimista): «L’Italia è splendida, con così tanta storia dietro, rimango sempre senza fiato semplicemente passeggiando, ma vi dico una cosa: è la gente che rende il luogo speciale. Perché un bel posto con gente noiosa non vale nulla. Date molto valore alla famiglia, siete accoglienti, carini con le donne, ospitali, a braccia aperte, pronti a condividere un pasto e un bicchiere di vino. Per voi che ci vivete è scontato ma vi assicuro: non è così ovunque». 

Elisa Russo, Il Piccolo 10 Luglio 2023 

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