Un nome dal significato oscuro ed esoterico: sono i Kryptonomicon «Un crocevia tra death e black metal – dicono –, diamo molta importanza al lato oscuro del progetto, oscurità ben percettibile e presente nel sound, ma anche nei testi, ispirati a film horror anni ‘70, racconti del terrore, misteriosi fatti di cronaca nera e alla nostra curiosità per l’esoterismo e l’occultismo»; vengono da Monfalcone «è una città operaia e noi stessi lo siamo. Abbiamo sempre lavorato e suonato nel tempo libero affrontando diversi sacrifici. Pensiamo che la rabbia e la grinta della nostra proposta artistica derivi, in buona sostanza, da quel modo di essere e di conseguenza, di vivere». Stefano Rumich alla chitarra e composizione dei pezzi, Luca Sterle voce solista e autore dei testi, Francesco Ponga al basso e voce, Diego Rossi alla batteria sono nomi della musica regionale conosciuti fin dagli anni ’80 avendo militato in band come Murder Angel, Mirror Train, Il Treno Degli Specchi, Karnak, gli americani Angelcorpse, Rebus, Mortal Existence, Rasta & Peace Corporation, Warfare… I Kryptonomicon hanno firmato un contratto discografico con Punishment 18 e una collaborazione con K Records, che pubblicano ora su tutte le piattaforme digitali i loro due mini ep e un’edizione limitata dei cd: il primo s’intitola “To The Abyss”, contiene tre inediti e una cover dei Venom, il secondo è “Morbid Return” (un inedito e tre cover dei Sodom, Destruction e dei Possessed); registrati all’Angel Of Death Studio, le copertine sono state realizzate dall’illustratore Samuele Scalise. «Siamo influenzati da Celtic Frost, Venom, Destruction e dai grandi Black Sabbath di cui siamo fan accaniti – continuano – per poi passare a leggende italiane della musica oscura quali Paul Chain. Riteniamo di essere un gruppo derivativo, ma non emulativo dei maestri del passato». Lo stop dei concerti porta tutte le band a reinventarsi in qualche modo: «Procederemo a lavorare su pezzi nuovi e a pubblicare nuovi lavori. Purtroppo il futuro della musica appare molto incerto oggi, già prima del Covid-19 non era semplice per nessuno, è difficile fare dei pronostici. Quando noi abbiamo iniziato, la musica si andava a vedere dal vivo, si scopriva nelle poche riviste di settore che dedicavano piccoli spazi ai generi più underground o attraverso trasmissioni radio specifiche e si frequentavano maniacalmente i negozi di dischi, per poi condividere il tutto vedendosi fra amici. Oggi tutto questo non accade più, c’è internet, tutto è online e a disposizione di chiunque con un click… può essere un bene per certi aspetti, ma un male per altri purtroppo, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti». La scena heavy in regione rimane però florida come confermano i Kryptonomicon: «è sempre stata ricca di ottime proposte, attualmente secondo noi tra le formazioni più di spicco ci sono gli Azrath-11, Chronic Hate, Sepolcral, nel black metal gli Akroterion, senza dubbio i Celtic Hills che stanno ottenendo ottimi consensi ovunque, e nel metal più classico il Sacro Ordine dei Cavalieri di Parsifal, tutte band eccezionali da seguire attentamente sia su disco che ovviamente dal vivo appena ci sarà la ripresa dei concerti».

Elisa Russo, Il Piccolo 27 Maggio 2020

 

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