«Pezzo intimista dal contenuto profondamente personale, in cui si intrecciano diverse tematiche, prima fra tutte quella del sacrificio, volontario o involontario, spesso componente fondamentale della nostra vita, che viene vissuto dal protagonista anche come scelta dal carattere quasi mistico e religioso, intesa come vera e propria rinuncia a ciò che viene considerato più prezioso»: “Sacrifice”, il nuovo singolo dei friulani LDV, esce su tutte le piattaforme per l’etichetta triestina Mold Records. Una storia che comincia nel 1979, quella di LDV La Dolce Vita. Nascono a Udine, sulla scia della scena post-punk e new wave di quel periodo, con riferimenti come Cure, Devo, Joy Division, The Jam, Wire. Poi una lunga pausa, in cui ciascuno prende la propria strada (anche militando in band note come Detonazione, Flexy Gang, Cleverness). Nel 2012 i fondatori Massimo Sebastianutti alla voce e chitarra e Maurizio Mazzon alla chitarra e tastiere decidono di riavviare il progetto. L’ep di esordio, intitolato “1979” è uscito solo nel 2019 e quest’anno è stato riproposto da Mold in versione digitale, con tre pezzi nuovi e due dell’epoca a cui è seguito anche il videoclip per il brano “Mistery Boy”. «All’inizio ci siamo sentiti leggermente in soggezione – raccontano i responsabili di Mold Records – nel trovarci a maneggiare materiale che proviene veramente dagli anni d’oro della scena post-punk, periodo in cui nessuno di noi era ancora nato. Scherzosamente definiamo sempre LDV come un gruppo che non fa “revival” ma “survival”». Al nuovo singolo “Sacrifice” hanno collaborato anche Ricky Carioti (Elisa) e Igor Ambrosino in fase di registrazione e missaggio. «Altre tematiche presenti nel brano – continua Sebastianutti – sono lo scorrere inesorabile del tempo, l’età che avanza, l’angoscia che si prova ad aver perduto il tempo migliore senza avere realizzato il sogno di una vita “con lei”: la mente non lo accetta, rimuove la realtà, resta legata al sogno. E poi la fame di vita che comunque rimane fortissima. Ma questo sacrificio, alla fine, costituisce anche un superamento delle passioni e di ciò che è materiale e permette di accedere a una forma di esistenza più pura e spirituale».

Elisa Russo, Il Piccolo 19 settembre 2022  
lL Messaggero Veneto 01 Ottobre 2022

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