Sabato alle 20.30 il Teatro Verdi di Muggia (in Via San Giovanni 4), per l’ottavo anno consecutivo, ospita il Light of Day Benefit Tour: una serata con il marchio Trieste is Rock all’insegna della musica della East Coast americana e a favore della ricerca sul Parkinson, SLA e Sclerosi Multipla, evento benefico patrocinato da Bruce Springsteen e partito da Asbury Park 18 anni fa per arrivare poi anche in Europa (negli Usa il Boss in persona è salito spesso sul palco del Light of Day). La carovana del Benefit anche quest’anno è guidata dal musicista del New Jersey Joe D’Urso affiancato da James Maddock (ha condiviso il palco con Springsteen e Willie Nile, arriva a Muggia con un album nuovo da presentare), Jeffrey Gaines (cantautore di Philadelphia molto noto nella East Coast, in pista dai Novanta, scalò le vette delle classifiche americane con una rivisitazione di “In your Eyes” di Peter Gabriel), Ben Arnold (leader della rock band di Philadelphia, gli US Rails), Vini “Mad Dog” Lopez (è stato il primo batterista della E-Street Band del Boss). Al super gruppo statunitense si aggiunge il triestino Frank Get che ha appena pubblicato il suo nuovo disco “Gray Wolf”, 14esimo della carriera; il songwriter dall’anima blues (al secolo Franco Ghietti) ha già avuto modo di condividere il palco con questi artisti proprio negli Usa ed è stato ospite del Light of Day al mitico Stone Pony di Asbury Park nel New Jersey. In apertura anche Rob Dye, musicista del New Jersey che mescola rock, country, r&b e gospel e Jacopo Tommasini, chitarrista e cantante triestino già con i Brazos e ora The Enema Bandits, tribute band di Frank Zappa che, da giovane promessa (premiato anche come miglior chitarrista all’Opening Band nel 2014), si sta confermando come uno dei nomi di punta della scena locale per tecnica e carisma, sia per le numerose collaborazioni che per la nuova carriera solista. Il Light of Day offre al pubblico una serata in cui c’è ampio spazio per l’interazione del momento e l’improvvisazione tra i musicisti.
Spiega Joe D’Urso: «Light of Day nasce 18 anni fa quando al fondatore, Bob Benjamin (produttore musicale del New Jersey), fu diagnosticato il morbo di Parkinson. Coinvolse tanti amici musicisti tra cui me, Joe Grushecky, Bruce Springsteen ed altri amici del Jersey. La scaletta cambia ogni sera, a seconda del pubblico, del luogo che ci ospita e da altri fattori. Sono sempre contento di tornare a Trieste ed in Italia in generale: i miei nonni erano tutti italiani, le due nonne di Napoli, un nonno di Siracusa e un altro dell’Isola di Ponza; vennero tutti a New York quando avevano vent’anni. Amo lavorare con musicisti italiani: ho sempre trovato in loro cuore e passione».
Elisa Russo, Il Piccolo 2 Dicembre 2017