«Sinceramente mai avrei immaginato di inserire il mio comune di provenienza in una canzone. Nel testo mi fingo affranto per non saper usare città e parole esotiche per avere successo, a quel punto cantare “Sono preda dell’uggia, io che vengo da Muggia” è stato un attimo»: “Esotica” è il nuovo singolo del cantautore pop-rock triestino (o, più precisamente, muggesano) Nicola Bertocchi in arte L’Iperuranio (alias ispirato a Platone), pubblicato da LaPOP. È il terzo singolo estratto dal prossimo album “La Verità è un’Altra” (sarà il suo secondo disco dopo il debutto “Postimpressionismo” del 2019), la pre-produzione e molte delle registrazioni sono state realizzate da lui stesso. Il brano è prodotto da Alberto Bravin, poliedrico musicista, già voce della PFM e ora con gli inglesi Big Big Train; batteria, basso e parte dei synth sono stati registrati da Marco Vattovani (Canto Libero) al Bunker Studio di Trieste, con Pierpaolo de Flego al synth, Raffaele Tenaglia alla batteria e Christian Zacchigna al basso, mix e master sono stati curati dal piacentino Leonardo Caminati.
Cosa può anticipare sul nuovo album de L’Iperuranio?
«Ho scritto 9 dei 12 pezzi durante il lockdown, in poche settimane. “Esotica” è invece una delle canzoni che ho composto successivamente, dopo aver deciso il concept/filo conduttore del disco. “La Verità è un’Altra” infatti, toccherà tanti temi, privati o generali che siano, dicendo cose “storte”, cose che non si dicono mai. Sono orgoglioso di poter dire di avere sempre e inesorabilmente cantato quello che penso».
Il testo di “Esotica” di cosa parla?
«In questo caso volevo parlare della musica, ma normalmente la musica che parla di se stessa non mi piace. Avevo però un sassolino. Quando sento canzoni costruite attorno a parole che suonano bene e nulla più mi fa incazzare. Non c’è niente di male a scrivere canzoni leggere. Io stesso ne ho scritte diverse, faccio pop in fin dei conti. Però leggero non vuol dir per forza vuoto, superficiale».
Quando uscirà “La Verità è un’Altra”?
«Spero nel 2024. Ci saranno comunque almeno altri 2-3 singoli prima, il prossimo a fine estate: è pronto, solo da mixare».
La collaborazione con Bravin?
«Nei primi due singoli era presente Nicola Ardessi, già produttore del mio disco d’esordio ma successivamente, i suoi impegni nel mondo della ristorazione cittadina hanno reso impossibile continuare la collaborazione. A quel punto Alberto Bravin, che già mi stava aiutando a sviluppare i provini autoprodotti, ha preso la palla in mano, curando maggiormente la produzione. Ho registrato da me voci e chitarre, oltre a programmare una parte dell’elettronica e abbozzare l’arrangiamento. Alberto ha aggiunto il suo tocco, portando il pezzo a un livello successivo, mostrando ancora una volta il suo impressionante eclettismo».
La foto di copertina di “Esotica” cosa racchiude?
«Ho voluto che fosse un cocktail colorato con dentro una bustina da tè. Perché il cocktail rappresenta lo showbiz con le sue belle paroline magiche. La bustina sono io che non c’entro nulla con quelle cose là».
Elisa Russo, Il Piccolo 10 Giugno 2023
