LOUIS ARMATO: IL CIRCOLO ACUSTICO E IL CD DEI CARILLON!

LOUIS ARMATO3«Ho iniziato a suonare con il punk, intorno al ’78. Per molti della mia generazione è stata l’occasione per cimentarsi con degli strumenti, al di là della tecnica»: da allora Louis Armato è un punto di riferimento per la musica in regione. Chitarra e a volte voce in tante formazioni (Mercenary God, Carillon!, Cleverness, Bad Memory, Angelica Lubian…), produttore, dal 2000 al 2017 responsabile del sito Rocknotes (e dell’omonimo programma su Radio Onde Furlane) dedicato alla musica del Friuli Venezia Giulia. È inoltre tra gli ideatori del Circolo Acustico che, nei suoi sette anni di vita, ha fatto tappa anche a Trieste (coinvolgendo artisti locali come Matteo E Basta, Fiore, Frank Get…): una serie di concerti acustici che si è concretizzata in due cd, il prossimo appuntamento (il 102esimo) è sabato alla Girada di Udine, protagonisti, oltre a Louis, Luca Zerilli, Rebi Rivale e Ennio Zampa. Tra le novità di questi giorni c’è l’uscita del cd dei Carillon! «Dettagli (1984/1994)», 17 brani tratti dai demotape pubblicati nel corso della loro attività e registrazioni inedite recuperate faticosamente da nastri. «Ho fatto parte dei Mercenary God – spiega Armato – assieme a Duilio Pontelli e Edi Toffoli. Finita l’esperienza in questa formazione punk (ci saremmo riuniti nel 2007), io e Pontelli ci siamo ritrovati per dieci anni in una band pop rock, i Carillon!». Da Gemona del Friuli i Carillon! arrivano fino al lago Balaton in Ungheria con la loro musica leggera, post punk, sulla strada del nuovo rock italiano. Una storia particolare per la zona di provenienza: non Milano, non Bologna e neppure la Pordenone del Great Complotto, ma la periferia «Udine non è mai stata un punto di riferimento per la musica, e tanto meno Gemona». I Carillon! condividono il palco con gli australiani Died Pretty, i Diaframma e spesso i Nomadi «Con loro – aggiunge Armato – il rapporto è stato continuativo, nel periodo in cui c’era ancora il cantante Augusto Daolio, suonavano spesso nelle nostre zone e si era instaurata un’amicizia». Una storia legata a un preciso periodo, dominato dalla dance e dal pop ma anche da nuovi modi di intendere il rock and roll, per questo il recupero del materiale dei Carillon! sta suscitando grande curiosità: «Imbarcarsi nella produzione di un vinile – conclude Armato – era davvero impegnativo all’epoca, quindi ci eravamo limitati alla pubblicazione di demo su cassetta. Avevamo registrato in maniera professionale, in parte in Emilia Romagna e a Trieste, in uno studio bellissimo di Grignano con Mimmo Rossi (fonico e chitarrista che suonava nella band di Baiguerra, anche nel tour di supporto a De André, nonché insegnante alla Scuola di Musica 55), in quel periodo avevamo conosciuto anche Gino D’Eliso. Ci siamo resi conto che rischiavamo di perdere una parte della nostra vita, dato che col passare del tempo i nastri possono danneggiarsi. L’idea è nata dal desiderio di salvaguardare il materiale, ma poi riascoltarlo ci ha sorpresi, abbiamo scoperto che c’erano dei pezzi interessanti».

Elisa Russo, Il Piccolo 14 marzo 2019

Louis Armato

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