“Love Caravan” è un omaggio a Jimi Hendrix, Janis Joplin, Joe Cocker, The Who, The Band, Creedence Clearwater Revival, Grateful Dead, Santana, Crosby, Stills, Nash & Young, Arlo Guthrie e altri che si alternarono cinquant’anni fa sul palco di Woodstock, nello stato di New York, dal 15 al 18 agosto 1969: dopo diverse date in regione, fa tappa per la prima volta a Trieste martedì alle 21 in Piazza Verdi per la rassegna “Hot in The City”. Il progetto nasce da un’idea del chitarrista e cantante udinese Anthony Basso (per molti anni con i W.i.n.d.) che ha raccolto una decina di musicisti professionisti: «C’è la mia band composta da Riccardo Casanova al basso, Ian Zavan alla batteria e Nicholas Zampa all’organo Hammond – dice Anthony – in versione allargata, con l’aggiunta di due voci femminili, una sezione fiati triestina con Angelo Chiocca al sax, Giorgio Ruzzier alla tromba e Giulio Balbi al trombone, ospite anche il tastierista Andrea Reganzin». Sarà una festa in stile hippie, curata sotto il profilo musicale e visivo, con proiezioni video di repertorio, stampe, immagini, giochi di luci e colori caratteristici del periodo: «È uno spettacolo che abbiamo ideato già l’anno scorso – riprende Basso – per celebrare poi nel 2019 il cinquantesimo anniversario del Festival di Woodstock. Mi è sempre piaciuta l’idea di poter proporre dal vivo alcuni dei brani che hanno fatto la storia di quel Festival, che ascoltavo fin da piccolo dai dischi che avevamo in famiglia, sono cresciuto guardando il film documentario di cui proietteremo qualche spezzone».
«Le nostre versioni dei brani – conclude il chitarrista – non vogliono essere una copia ma vengono riproposte in chiave originale, con la personalità della nostra band e il nostro modo di suonare: “Love Caravan” non è un tributo ma un omaggio. Anche se non ho vissuto l’atmosfera del ’69, attraverso le testimonianze me la sono immaginata e ricreata un po’ a modo mio, portandola nell’attualità».
Elisa Russo, Il Piccolo 28 Luglio 2019