«Sono molto felice di essere al Trieste Science+Fiction Festival con ben due sonorizzazioni» – dice Luca Maria Baldini – che oggi alle 20.30, alla Chiesa Evangelica Luterana, sonorizzerà dal vivo il film del 1921 «L’uomo meccanico» di André Deed: se l’uomo meccanico di ieri era uno strumento nelle mani di pochi in grado di controllare, quello del nostro secolo da lui immaginato e musicato, è la sorveglianza continua cui si è esposti attraverso la tecnologia, la sudditanza agli smartphone, alle piattaforme social. Musicalmente, sono i suoni della contemporaneità a combattere contro le immagini (restaurate) del secolo scorso, l’intera struttura ritmica nasce da campionature di suoni del cellulare e derivati.
Dieci anni fa «Moon» di Duncan Jones chiudeva la nona edizione del TS+FF: venerdì alle 22 al Miela verrà riproposta una visione unica, con la musica dal vivo di Baldini, resa possibile con la campionatura di dialoghi e suoni d’ambiente che si fondono a una colonna sonora inedita. L’apparato melodico (omaggio alla musica eseguita dai pianisti a inizio novecento nelle sale cinematografiche) si unisce a sonorità elettroniche contemporanee. Nato a Ravenna nel 1985, musicista, sound designer e artista, Baldini si è formato attraverso workshop con personalità come Tommaso Colliva (Calibro 35, vincitore di un Grammy), Hans Zimmer (DreamWorks), Teho Teardo, Massimo Zamboni, Davide Ferrario, Xabier Iriondo (Afterhours) e Giardini di Mirò. Ha realizzato colonne sonore per cortometraggi, installazioni e performance, presentato i suoi lavori in gallerie e musei internazionali. Ha girato Italia e Europa con i suoi progetti musicali In Between, Kisses From Mars e Simona Gretchen. Per la sonorizzazione di film muti è stato selezionato da Soundtracks 2018 a cura dei Giardini di Mirò.
Elisa Russo, Il Piccolo 30 Ottobre 2019