È Marcus Miller, uno dei bassisti più acclamati al mondo, il primo nome svelato per la 28esima edizione di Udin&jazz. Spesso è ricordato come l’artista che scrisse i pezzi, produsse e suonò diversi strumenti del leggendario album «Tutu» di Miles Davis, uscito nel 1986: «Ero così concentrato a suonare bene – dice Miller – che non ebbi neanche il tempo di lasciarmi intimidire». Il polistrumentista americano sarà al Castello di Udine martedì 24 luglio con il suo nuovo «Laid Black Tour» per uno show incentrato su brani di repertorio ma anche alcune anteprime sulle nuove composizioni di inediti in uscita nei prossimi mesi.
Dalla metà degli anni Settanta ad oggi Miller compare in oltre 500 album, suonando – oltre che il basso elettrico – tastiere, chitarra, sassofono e clarinetto per superstar dei generi più diversi: rock (Donald Fagen e Eric Clapton), jazz (George Benson, Dizzy Gillespie, Joe Sample, Wayne Shorter e Grover Washington Jr.), pop (Roberta Flack, Paul Simon e Mariah Carey), r&b (Aretha Franklin e Chaka Khan), hip hop (Jay-Z e Snoop Dogg), blues (Z.Z. Hill), new wave (Billy Idol), smooth jazz (Al Jarreau e Dave Koz) e opera (il tenore Kenn Hicks e il soprano Kathleen Battle). Attivo anche con le colonne sonore di film e documentari, tra le tante collaborazioni Miller conta quella con il regista Spike Lee. Nel 2015 gli è stato dedicato un documentario: «Marcus», diretto da Patrick Savey, ripercorre la carriera del “superman of soul” al fianco di maestri come Davis, Herbie Hancock, Wayne Shorter e David Sanborn. Attraverso interviste (Larry Graham, George Benson e Shorter) e live, il film esamina tre decenni di evoluzione del jazz in cui Miller ha rivestito un ruolo fondamentale.
Da citare anche la sua collaborazione con il grande soul man Luther Vandross: ha partecipato a più della metà dei suoi album come produttore, compositore e musicista, «Power of Love/Love Power» gli fece vincere il suo primo Grammy come miglior brano r&b nel 1991.
Nato a New York nel 1959, Marcus diviene presto uno dei session man più richiesti in giro per il mondo, da Frank Sinatra e Elton John a Bill Withers e LL Cool J, si fa le ossa come turnista prima di intraprendere, negli anni 90, anche una carriera solista (che conta oggi una decina di album in studio, tra cui il disco del 2001 che gli fa vincere il secondo Grammy, come miglior album di jazz contemporaneo).
Nel 2009, Marcus ha messo su una band per il progetto “Tutu Revisited” omaggio a Miles Davis proseguito anche con il “Tribute to Miles tour”: «So che Miles detesterebbe che salissimo sul palco a suonare i pezzi come li suonavamo negli 80: per questo mi sono permesso di rivisitarli».
I biglietti per il concerto di Udine sono disponibili su TicketOne. Le prenotazioni sono aperte inviando una mail a stampa@euritmica.it
Elisa Russo, Il Piccolo 31 Marzo 2018