MAURIZIO VERCON “War”

«Vedo troppo odio, anche tra musicisti, tra amici, in famiglia, per non parlare dei social dove, tanto più con il covid, la gente si dice delle cose terrificanti… Quindi il mio “War” è un invito a “fare la guerra alla guerra”, insomma un anelito alla pace»: questo il messaggio di “War” nuovo singolo e videoclip del chitarrista triestino Maurizio Vercon, con la partecipazione speciale del padovano Cristiano Turato, ex Nomadi, qui alla voce/cori tibetani (ha inoltre curato il mixaggio e il mastering). Il video è uscito in esclusiva per Videoradio e Videoradio Channel edizioni musicali, con cui Vercon ha già realizzato alcuni album. «Nel video – spiega il virtuoso della chitarra – ci sono immagini forti ma stemperate da un effetto fumettistico, e tra i protagonisti c’è mio figlio Eric nei panni di Spider-Man». «Forse abbiamo bisogno di un eroe – continua Vercon – per liberare ognuno dai suoi mali, sul lavoro, nelle relazioni umane e sociali… bisogna ritrovare la capacità di amare anziché combattere. A volte sogno di vivere isolato tra i boschi, sarebbe necessario fare un passo indietro e liberarsi del superfluo che in fondo complica le nostre esistenze».

Il chitarrista di Trieste è anche arrangiatore e produttore, nella sua lunga carriera conta collaborazioni con Frank Gambale (Chick Corea), Luca Colombo (Ramazzotti, Nek), Maurizio Solieri e Andrea Innesto (Vasco Rossi), Max Gelsi e Andrea Fontana (Elisa, Tiziano Ferro), Ricky Portera (Dalla, Stadio, Bertè); con il discografico Beppe Aleo ha pubblicato tre cd e le compilation Rai “Fusion Jazz Rock & Groove vol 1 e 2”. Ha partecipato a progetti internazionali come il tribute “The Elton Show”, che comprendeva musicisti sparsi in tutto il mondo (tra cui Charlie Morgan, batterista di Elton John); per quanto riguarda la scena locale ha collaborato con Giorgio Argentin, Nicola Ardessi, Alessandro Leonzini, Paolo Muscovi, Fabio Valdemarin, Roberto Sopracasa, Chris Bradley.

«Per me la musica è una passione sacra – conclude – e non voglio inquinarla in nessun modo. Questo periodo senza concerti è davvero duro, spero ad aprile possa riprendere qualcosa. Allora mi sento di fare un piccolo invito ad acquistare i pezzi in digitale anziché scaricarli abusivamente, anche un euro “donato” al musicista può fare la differenza, se tutti lo facessero… E i musicisti dovrebbero organizzarsi, magari accantonando parte dei propri proventi in una sorta di fondo pensione. Siamo una categoria di lavoratori completamente dimenticata».

Elisa Russo, Il Piccolo 17 Gennaio 2022

Articoli consigliati