Quarta edizione per il Ment Festival di Lubiana, da mercoledì a venerdì con settanta concerti di artisti internazionali, in dieci diverse location (tra cui Kino Šiška, Orto Bar, Klub K4 e – novità di quest’anno – il Museo Etnografico Sloveno), performance audio visuali, conferenze e seminari dedicati all’industria musicale e alla creatività.
Tra gli ospiti live spiccano gli americani Algiers, originari di Atlanta e ora divisi tra New York e Londra, in formazione anche Matt Tong, ex batterista dei Bloc Party. La loro ricetta a base di selvaggio post punk, oscura elettronica e appassionato gospel soul ha conquistato pubblico e critica facendoli diventare velocemente una delle band più acclamate dal vivo. «The Underside of Power» uscito nel 2017 è il loro secondo lavoro e continua la linea del debutto, con testi poetici e di protesta. Gli Algiers saranno sul palco del Kino Šiška mercoledì
alle 21.30, seguiti alle 23 da un altro nome di punta del festival: gli Young Fathers da Edimburgo. Propongono un hip hop che si sposa audacemente con l’indie rock, l’r’n’b e il pop, hanno collaborato con i Massive Attack e nel 2017 sei loro canzoni sono finite nella colonna sonora di «Trainspotting 2».
Tra le tante formazioni slovene una menzione per gli Elvis Jackson, che festeggiano i vent’anni di carriera, giovedì all’Orto Bar. Con il loro mix di ska, punk, reggae, hardcore e metal negli anni hanno diviso il palco con big come Sepultura, The Offspring, Nofx e Faith No More.
Due nomi dall’Italia, entrambi giovedì: Sequoyah Tiger, moniker artistico della veronese Leila Gharib, accompagnata dal vivo dalla ballerina Sonia Brunelli e da Milano i Pashmak, band tra electro, art rock, indie e folk.
Per quanto riguarda gli incontri, sono oltre cinquanta i professionisti del settore invitati, tra questi Seymour Stein, autentica enciclopedia del rock’n’roll, vicepresidente della Warner e fondatore della Sire Records, Helen Smith della Impala Music, la dj Mary Anne Hobbs, considerata una delle personalità più influenti della comunicazione musicale (come giornalista ha lavorato per la BBC e per NME).
In programma anche una sezione curata dalla webzine beehype (popolare rivista online, riunisce più di novanta giornalisti, blogger e dj) che comprende sia delle performance audio visuali che una selezione dei migliori videoclip provenienti da tutto il mondo. Tra le numerose iniziative da segnalare infine un curioso seminario sul suono del theremin (particolare strumento, unico che si possa suonare senza contatto fisico) e, come l’anno scorso, l’appointMENT, un’esibizione di poster musicali realizzati ad hoc da artisti sloveni e non. L’edizione 2017 del Ment aveva registrato 3400 visitatori, 421 professionisti musicali coinvolti e un sold out per la giornata di chiusura del festival.
Elisa Russo, Il Piccolo 31 gennaio 2018