Torna in presenza con un programma ricchissimo il Ment Festival, dall’8 al 10 giugno a Lubiana. 80 concerti con artisti provenienti da 25 paesi in 15 diverse location: «Eclettica, una sfida ai generi – dicono gli organizzatori – la line up spazia tra hip hop, cantautori, indie, rock, pop, punk, folk, metal, post-jazz, elettronica, musica sperimentale…». Il format come di consueto affianca alle esibizioni serali degli artisti, conferenze internazionali che attraggono centinaia di professionisti da tutta Europa durante la giornata. «Quest’anno uniamo le nostre forze al festival austriaco Elevate e allo sloveno Druga godba che hanno curato parte del programma. In collaborazione con il Tresk Festival, invece, una mostra di etichette discografiche internazionali. Le conferenze saranno sui temi dell’educazione, il networking, le innovazioni tecnologiche, la creatività…». Per quanto riguarda i grandi eventi, si parte l’8 giugno con un ospite molto atteso al Kino Šiška: per la prima volta in Slovenia l’acclamato songwriter e produttore Yves Tumor. Descritto come un incrocio fra Prince, Iggy Pop, D’Angelo e Grace Jones, l’americano Yves Tumor gioca con i confini dell’arte contemporanea, muovendosi tra rock, psichedelia ed elettronica in un processo di costante reinvenzione del pop moderno. Un nome provocatorio il suo, associando il dolce suono francese di Yves al pauroso Tumor. Della sua vera identità si sa poco: nato a Miami, in alcune interviste ha dichiarato di chiamarsi Sean Bowie, ma forse è l’ennesimo gioco (visto che l’hanno paragonato a David Bowie). Con il suo look potente ed eccentrico, non poteva passare inosservato al mondo della moda, che spesso l’ha utilizzato per campagne improntate al tema gender free, eccolo allora tra i protagonisti della collezione uomo primavera estate 21 di Louis Vuitton, o scelto da Gucci per pubblicizzare gli occhiali Aviator, o da marchi come Nike. Non solo la sua immagine, anche la sua musica è utilizzata in passerella, e il suo brano “Crushed Velvet” è stato eletto singolo dell’anno da Vogue. Quattro i suoi album in studio, l’ultimo “Heaven to a Tortured Mind” incensato da tutta la stampa; il New York Times l’ha definito “un maestro di energia anarchica”, The Guardian “raro genio”. Al Kino Šiška si esibirà alle 22.30, preceduto dai francesi QuinzeQuinze e la giovane rapper slovena Sahareya. Per la seconda serata, il 9 giugno, le location si moltiplicano con numerosi live tra Kino Šiška, Gala Hala, Channel Zero, Klub Gromka con nomi come la producer francese Oklou, la talentuosa diciottenne slovena Zevin, gli sloveni Balans (protagonisti di recente di un live all’Hangar di Trieste), il duo elettronico di Bergamo Planet Opal, dall’Italia anche la cantautrice Lndfk e il gruppo post punk Qlowski. Altrettanto piena la serata del 10 giugno, tra i quasi cinquanta artisti in scena, da segnalare l’inglese Martha Skye Murphy il cui ultimo disco è “un’esplosione di art-pop barocco che raccoglie l’eredità di Kate Bush e Julee Cruise” (alle 21.30 allo Stara Mestna) e l’icona hip hop ucraina Alyona Alyona (alle 23 al Gala Hala), maestra d’asilo di un paese vicino a Kiev, Alyona Savranenko diventa virale nel 2018 con il primo video: oggi è considerata tra i maggiori esponenti dell’hip hop ucraino; paladina del body positivity nel suo ultimo album “Galas” rappa a favore delle donne che non soccombono ai cliché sulla bellezza, la situazione del suo paese, temi legati all’ecologia, il tutto condito da una vena umoristica.
Elisa Russo, Il Piccolo 08 Giugno 2022
