«Dopo sette anni in pista, il MetalDays può essere inserito senza dubbi nella mappa mondiale dei più importanti festival dedicati al metal. La nostra forza è la scelta accurata della line-up, in una location unica e con servizi e attività collaterali»: lo affermano gli organizzatori e lo conferma il pubblico (ogni anno arrivano più di 12mila fan). Per quest’edizione del MetalDays, a Tolmino dal 20 al 26 luglio, circa ottanta i big internazionali del metal divisi tra i due palchi principali, il “Lemmy Stage” e il “Boško Bursać Stage” dove suoneranno star come Dream Theater, Dimmu Borgir, Korpiklaani, Arch Enemy,
Neurosis, Architects, Finntroll, Rotting Christ, Demons & Wizards, God is an Astronaut, più una quarantina di nuove proposte sul palco “New Forces” – tra questi anche gli italiani Coexistence da Siena e Distruzione da Parma. Interamente dedicate agli emergenti le giornate del 20 e 21, l’avvio vero e proprio, dopo le giornate di riscaldamento, è il 22 luglio. Chiudono la prima serata gli Arch Enemy, la band svedese fondata da ex componenti di Carcass e Spiritual Beggars che negli anni ’90 contribuì a dare una spinta mainstream e melodica a un genere come il death metal, oggi guidati dalla frontwoman dai capelli turchese Alissa White-Gluz. A precederli 
i Neurosis, band sludge statunitense, tra i pionieri a fine anni ’80 di un sound che ingloba doom, drone, hardcore. E ancora: While She Sleeps (metalcore da Sheffield),
Alien Weaponry (maori heavy metal dalla Nuova Zelanda), Lucifer (heavy retro da Stoccolma), Unhuman Insurrection (un tocco melodico da Padova), Ten Ton Slug (sludge dall’Irlanda), Necrophobic (death metal da Stoccolma), Dornenreich (dark metal tedesco), October Tide (doom death svedese), Rolo Tomassi (mathcore inglese), 
Leeched (hardcore da Manchester),
Siska (hard rock da Vicenza),
Hexa Mera (groovy melodic dal Belgio), Fearancy (metal dall’Austria).

Ambientalisti, vegani, super impegnati: gli inglesi Architects con il loro metalcore sono tra i nomi di punta del 23 luglio, così come il folk metal dei finlandesi Finntroll, l’hardcore francese dei Rise of the Northstar, il rock islandese di The Vintage Caravan, il nu metal moldavo degli Infected Rain, il gothic greco dei W.e.b., il thrash svizzero dei Voice of Ruin, il progressive norvegese di In The Woods, il death metal svedese dei Tribulation, l’extreme metal dei Noctiferia di Lubiana, il punk rock dei Ritam Nereda di Novi Sad, il black tedesco degli Alkaloid, l’heavy svedese dei Kairos, il metalcore belga dei Rejected The Sickness, l’hardcore parigino dei The Bearded Bastards.

Nome di punta del 24, i 
Dream Theater, band progressive americana tra i maggiori successi commerciali fin dagli anni Novanta con oltre 10 milioni di copie vendute. Completano il cast: Rotting Christ (black metal da Atene), Kvelertak (death’n’roll norvegese), Kalmah (melodic death finlandese),
Dead Label (new metal irlandese), Altair (power metal da Ferrara), Supreme Carnage (death tedesco), Akercocke (progressive death inglese), Saturnus (doom danese), Stoned Jesus (rock ucraino), Une Misère (dark islandese), Hour of Penance (brutal death da Roma), Atrexial (black spagnolo), Glista (grindcore da Lubiana), Athiria (death austriaco).

L’epic metal dei tedeschi Demons & Wizards chiude la serata del 25 luglio,
 in cartellone il gruppo death metal svedese Hypocrisy, dalla Svezia anche i più melodici Soilwork, Decapitated (Technical death metal polacco), Bloodshot Dawn (death inglese), Hydra (southern rock americano),
 Morost (progressive da Lubiana), God is an astronaut (post rock irlandese), Gaahls Wyrd (black norvegese), Liquid Graveyard (avantgard spagnolo),
 Intervals (prog Canadese), Skeletal Remains (death americano), Cliteater (gore tedesco), Fallen Arise (metal sinfonico greco),
 Heart of a Coward (prog inglese),
Orcus o dis (death messicano).

I paladini del black metal sinfonico, i Dimmu Borgir arrivano dalla Norvegia il 26 luglio, preceduti dal folk metal finlandese dei Korpiklaani, Tarja (ex voce dei Nightwish), Bullet (heavy svedese), Critical Mess (death tedesco), Nox Vorago (prog svedese), Winterhorde (melodic israeliano), Tiamat (gothic doom svedese), Impaled Nazarene (black metal finlandese), The Ruins of Beverast (black doom tedesco), Helstar (heavy texano), Svart Crown (death francese), Dopelord (stoner polacco), Animae Silentes (gothic da Verona), Fleshless (death ceco).

 

Elisa Russo, Il Piccolo 20 Luglio 2019

Tolmin

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