Lo Stadio Friuli di Udine è pronto per ospitare il primo grande concerto dell’estate 2012: domenica, per i Metallica, sono previste 40 mila presenze (già 37 mila i biglietti venduti), un record assoluto per la band statunitense che, nella trentennale carriera, non aveva mai raggiunto tale risultato per un concerto in Italia. Gli ultimi biglietti (prezzi da 45 a 75 euro più diritti di prevendita) dei settori tribuna, gradinata e curva nord sono ancora disponibili nei punti vendita autorizzati Azalea Promotion e Ticket One.
Dopo Praga, Belgrado, Varsavia e Parigi quello di Udine sarà il quinto concerto del «Black Album Tour». Per l’unico appuntamento in Italia, organizzato da Live Nation e Azalea Promotion, con il supporto della Regione, Comune di Udine e Agenzia Turismo FVG «Music&Live» la scaletta prevede: apertura dei cancelli alle 15 e inizio dei live dalle 17.45 con due super band della scena metal, i francesi Gojira e gli americani Machine Head (alle 19).
I Metallica, sul palco dalle 21, eseguiranno integralmente per la prima volta nella storia il leggendario «Black Album». «Metallica» è il quinto album della band, uscito il 12 agosto 1991 su Elektra Records. In assenza di un titolo vero e proprio, è passato alla storia come «The Black Album» per la sua copertina completamente nera, su cui si scorge appena un serpente aggrovigliato ed il logo del gruppo. È il disco che ha sancito il loro successo commerciale e per questo è stato anche un lavoro controverso: incensato da critica e vasto pubblico, ha però segnato una frattura con molti fan della prima ora che non hanno apprezzato la svolta dei loro beniamini. Riff chitarristici veloci ed intensi ma anche più accessibili, con brani estremamente radiofonici come «Nothing Else Matters» e ballate dichiaratamente influenzate dalle colonne sonore degli spaghetti western di Ennio Morricone, «L’album nero» valse loro il primo Grammy Award nella categoria “Best Hard Rock/Heavy Metal”, schizzò al primo posto della classifica (Billboard Album Charts del 1991) ed il successo continuò nei due anni successivi, sfornando un singolo dietro l’altro: «Enter Sandman», «Don’t Tread On Me», «Nothing Else Matters», «Sad But True», «The Unforgiven» e «Wherever I May Roam».
«I Metallica sono al limite del pop metal, ma con la classe di un’orchestra di musica classica» ha scritto Piero Scaruffi di questo disco. A 20 anni di distanza, il produttore Bob Rock commenta: «non fu un album semplice e divertente da realizzare. Certo, durante le registrazioni non mancò qualche risata, ma per la maggior parte del tempo il clima fu piuttosto teso. Una volta portato a termine, dissi ai ragazzi che non avrei mai più lavorato con loro. E loro pensavano assolutamente lo stesso di me» (anche se negli anni successivi si sarebbero ricreduti). Il produttore continua commentando: «molti pensano che fui io a cambiare la band. Non fu così. Quando loro arrivarono da me, avevano già il cambiamento ben chiaro nelle loro teste». Riempire le arene e gli stadi come già avveniva ai tempi di «…And Justice For All», non bastava più: volevano fare un passo ulteriore ed imporsi nel mainstream radiofonico, senza snaturarsi poi così tanto. Cercarono di aggiungere alla loro musica il groove degli AC/DC di «Back in Black» e per farlo si affidarono molto alla batteria di Ulrich: in molti pezzi è lui il punto focale, e gli altri lo seguono. Anche Hetfield stava attraversando dei cambiamenti, soprattutto nella scrittura dei testi, voleva renderli ancora più profondi. «The God That Failed», per esempio, è uno dei pezzi più personali che abbia mai scritto: l’artista si mette a nudo raccontando il dolore dovuto alla perdita della madre morta di cancro e alle contraddizioni della religione che non la salvò e della scienza che forse avrebbe potuto farlo.
Suonare l’album del 1991 dal vivo non è solo un modo per celebrare il ventennale, ma forse serve anche a spianare la strada a quello che sarà il nuovo disco dei Metallica, che sembrerà, a detta della band «una versione più heavy del nostro omonimo album del 91».
Aspettando i Metallica, l’Agenzia Turismo FVG ha deciso di dedicare a tutti i fan in arrivo nella città friulana una festa: domani il parco del Cormor di Udine dalle 18 ospita Joel McIver, giornalista musicale, che presenterà la sua opera più famosa «Justice for all: la verità sui Metallica» pubblicata in Italia da Arcana. A seguire, l’esibizione degli Orion, tribute band dei Metallica, accompagnati nell’esecuzione di qualche brano dallo stesso McIver e introdotti dal live dei Dead Poets Society, emergente band regionale.
Elisa Russo, Il Piccolo 12 Maggio 2012