MICHELE PIRONA “ANOTHER POINT OF VIEW”

“Another point of view”: il titolo del nuovo album del chitarrista udinese Michele Pirona è figlio dei lockdown che hanno condotto le esistenze fuori dai binari della consuetudine. Abituato ai viaggi, alle passioni musicali condivise a Londra (che avevano ispirato il precedente cd “Point of view”), Pirona si ferma a casa, ed ecco allora la suggestiva foto di copertina che in una giornata plumbea lo ritrae a Udine, in una piazza vuota ma piena di sedie allestite per un evento. Al suo fianco la compagna di vita e di musica Marina Bargone. Saranno assieme in concerto, venerdì alle 21, al Black Stuff di Udine (in via Gorghi 3). «È il locale dove mi sono esibito più spesso negli anni, ha rappresentato tanto per la città e per il mio percorso. Assieme ad Andrea Casaccio, che purtroppo è venuto a mancare in questi giorni, siamo stati i primi in assoluto a suonare lì». Oltre alla bella voce di Bargone, ci sarà il percussionista Stefano Andreutti ospite in alcuni pezzi: entrambi compaiono anche nel lavoro in studio, dove si aggiunge Paolo Viezzi al contrabbasso. «In scaletta – prosegue l’artista friulano –, quasi tutto il nuovo album, qualche estratto dal precedente, alcune cover scelte con cura, tra cui l’immancabile versione di “Children” di Robert Miles». “Another point of view” è stato presentato in anteprima assoluta in Francia, al prestigioso Festival Guitare Issoudun, rassegna che include i migliori chitarristi a livello internazionale: «Siamo rimasti senza fiato, un teatro sold-out con un pubblico preparatissimo, i cd andati a ruba, le persone che ci fermavano chiedendoci gli autografi. Ero davvero emozionato ma non ho rinunciato al mio tocco di humour e cabaret che mi porto dietro dall’esperienza con i Guitar Sketch (avevamo partecipato anche a “Italia’s Got Talent” e ospiti ai “Soliti ignoti” su Rai1), che è sempre vincente e all’estero forse è ancor più apprezzato». Pirona, figlio d’arte (ha seguito le orme del papà e dello zio) è ormai conosciuto come “Maestro”, nella sua lunga carriera ha esplorato (quasi) tutti i generi: «Sono partito come rockettaro, poi ho fatto jazz, flamenco, swing, musica irlandese, funky, pop, blues… mi piace tutta la bella musica».

Elisa Russo, Il Messaggero Veneto 16 Dicembre 2022  

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