Sarà l’inglese Mad Professor a inaugurare il cartellone 2019 di Miela Music Live, sabato 12 gennaio. Al secolo Neil Joseph Stephen Fraser, Mad Professor è uno dei più importanti produttori della storia del dub: dal 1979 ha prodotto più di 200 album, fondando il suo studio Ariwa e l’omonima etichetta. Oltre alle basi e dub version per gli artisti reggae, dagli anni 80 a oggi ha lavorato anche al fianco di artisti di generi differenti come The Orb, Massive Attack, Beastie Boys, Jamiroquai, Depeche Mode, remixando album o tracce in stile dub. A Trieste sarà accompagnato da un mc carismatico: suo figlio KarMelody, talento di casa Ariwa.
Venerdì 25 gennaio gli Abop scalderanno la festa di chiusura del Trieste Film Festival. Abop, acronimo di “After je bolji od partija” (l’after è meglio del party), è il nome che si è dato questo gruppo che arriva da Zagabria e che si ispira alla house di Chicago, la techno di Detroit e agli altri primi originari generi clubbing dall’impatto live fortissimo.
L’8 febbraio, una serata tutta swing da ballare: si celebrano i 25 anni di attività di Ray Gelato (voce e sax tenore) e i suoi Giants of Jive. «L’abbiamo portato a Trieste negli anni ‘90 – dicono gli organizzatori – e ora siamo lieti di festeggiare questo anniversario con la platea del Teatro Miela riservata al ballo come nella Trieste degli anni ‘50».
Il 22 febbraio le composizioni soul e spiritual dei Kokoroko, otto giovani londinesi guidati dalla trombettista Sheila Maurice-Grey che conduce una sezione fiati tutta al femminile, si ispirano a maestri come Fela Kuti, Ebo Taylor e Tony Allen e ai grandi musicisti dell’Africa Occidentale.
Il 9 marzo gli americani Mad Caddies: nella loro storia ultraventennale, grazie alla loro miscela unica di reggae, punk, ska e pop si sono guadagnati schiere di fan fedeli in tutto il globo, sotto l’ala protettrice di Fat Mike dei Nofx, con la cui etichetta Fat Wreck Chords hanno pubblicato gli ultimi sei dischi. Tra questi, il recente «Punk Rocksteady» che comprende versioni riarrangiate in chiave ska di band classiche del punk rock come Lagwagon, Bad Religion, Green Day.
I Tre Allegri Ragazzi Morti sono l’unico nome italiano in programma: il trio pordenonese composto da Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni il 22 marzo presenterà il nuovo album “Il Sindacato dei sogni” in uscita a gennaio.
Il 4 maggio un mix di funk, sapori di rhumba, cumbia e merengue ma con l’atteggiamento punk di Animanz & Juanita Euka, incontro tra un gruppo nato come un progetto aperto tra amici musicisti, che in pochi anni è cresciuto accogliendo artisti e ospiti provenienti da tutto il mondo, e la cantante argentina e congolese Euka.
Sabato 25 maggio una chiusura di stagione con l’esplosione balkan di Shantel & Bucovina Club Orkestar. Stefan Hantel, poliedrico musicista e produttore tedesco con origini divise tra Romania e Ucraina, è riconosciuto nel mondo per il suo inebriante stile, un miscuglio di balkan beats, gypsy-grooves, freestyle electronica e russian-disco. Tra ritmi sincopati, spruzzatine di jazz, tinte balcaniche e gitane, elettronica europea, quello di Shantel è un bellissimo esempio di contaminazione di generi e di stili.
Elisa Russo, Il Piccolo 20 Dicembre 2018