Tornano dal vivo alcuni dei nomi di punta della musica made in Trieste: la cantautrice Fiore, le band BenCazzadaDiscoParty2, Beat on Rotten Woods, Bolero Extasy, Bill Lee Band, Sindrome di MA. Non nella loro città, dove per ora sembrano prospettarsi solo improbabili eventi in streaming. Basterà, però, spostarsi di poco grazie alla terza edizione del Moca Festival: 20 band si esibiranno su sei diversi palchi tra Monfalcone e Marina Julia da venerdì al primo agosto. Come nelle due edizioni passate il festival, nato nel 2018 con l’intento di promuovere la musica emergente dando contemporaneamente spazio ad artisti già affermati e di spessore nel panorama europeo, presenterà una grande varietà di generi musicali: dal jazz al rock, passando per il blues, il reggae, il post-punk e il prog, sotto la direzione artistica di Simone D’Eusanio e con la viva collaborazione dell’associazione acsreos (e quest’anno dell’etichetta triestina Mold Records), il Moca vuole portare per le strade e i locali di Monfalcone musica di qualità, proponendo al pubblico brani esclusivamente inediti, valorizzando così il lavoro dei musicisti del nostro territorio con l’aggiunta di ospiti musicali da altre città.

I concerti avranno luogo di venerdì a Monfalcone (in Viale San Marco, Piazza Unità d’Italia, Piazza Cavour, Via Sant’Ambrogio) mentre il sabato a Marina Julia (in centro e in spiaggia). Si parte questo venerdì alle 18.30 con la songwriter triestina Fiore, che inizia fin da giovanissima a suonare la chitarra e a scrivere canzoni, il suo debutto “Choices” (Mold Records) contiene otto ammalianti canzoni dal folk al pop con i testi in inglese, attualmente sta già pensando a un secondo album e ha cominciato a comporre alcuni pezzi in italiano che propone nei live, alle 19.30 una rodatissima alternative rock band triestina, i BenCazzadaDiscoParty2, noti per i loro testi ricercati, dissacranti ed ermetici che si sposano con un groove principalmente funk con l’aggiunta di sperimentazioni sonore poco etichettabili ma ben definibili sotto il neologismo coniato dal gruppo stesso, di “rock bencazzado”; alle 20.30 il tango jazz del Quinteto Porteño, dove la musica sud americana, il jazz, la classica e una cantabilità tipicamente italiana si intrecciano. Venerdì 10 luglio, in cartellone il jazz del Labelli-Turchet Duo, a seguire Marongiu & I Sporcaccioni, quintetto goriziano che unisce humour e serietà combinando rock-blues e dialetto “bisiaco” e in finale, da Trieste, i Beat on Rotten Woods, fautori di un personale mix di blues, grunge, beatbox, industrial. Sabato 11 a Marina Julia il rock blues della Bill Lee Band fondata dal cantante e chitarrista triestino Bill Lee Curtis e il garage folk dei Dalyrium Bay di Udine. Venerdì 17 luglio a Monfalcone l’indie pop dei Sindrome di MA, promettente formazione triestina, l’alternative rock dei Volvodrivers “suoni nervosi della bassa friulana”, il jazz degli Žurka!. Sabato 18 a Marina Julia l’alternative rock dei torinesi Atlante e l’indie rock dei Seville di Padova. Venerdì 24 luglio a Monfalcone il jazz del Tuk-Tuk Trio, il post punk di LDV La Dolce Vita; da Trieste, capitanati da Mattia Fumolo, i Bolero Extasy, prog-pop con tastiere ipnotiche ed escursioni di rabbiose chitarre elettriche. Sabato 25 a Marina Julia il gruppo sperimentale Dasia e il reggae di The Admirals. Chiusura il primo agosto a Marina Julia con l’alternative/funk/electro + bellydance di TribalNova e con il pop rock/folk dei Cinque Uomini Sulla Cassa Del Morto.

 

Elisa Russo, Il Piccolo 3 Luglio 2020

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