NATHAN RADOVIC “ZAGABRIA”

«Ho voluto intitolarla “Zagabria” perché desidero scoprire le mie origini più profonde. Da una città di confine come Trieste, dove sono nato e cresciuto, e una cosmopolita come Milano dove vivo dal 2016, molte volte l’autenticità è ciò che ci distingue: sapere chi siamo, da dove proveniamo, le nostre radici stanno alla base del nostro essere più interiore». “Zagabria” segna un nuovo corso per il cantautore triestino Nathan Radovic. Singolo e videoclip pubblicati in questi giorni, per edizioni Nelida Music e distribuzione Artist First, riportano sulle scene l’artista che in passato si firmava con il suo nome completo (Nathan Maria Radovic) o come Neif o, ancora più indietro, come Rash Incantation (in duo con Cristiano Norbedo). Sempre attratto dai cambiamenti e dalle sperimentazioni, nella sua carriera ha collaborato con Andrea Rigonat, Paola e Chiara, Simone Bertolotti, ha vissuto a Londra e scritto testi in inglese, navigato tra stili diversi.

«Questi due anni di pandemia – racconta Nathan – sono stati per me una spinta all’introspezione, in passato forse mi ero affidato di più alle valutazioni degli altri, alla ricerca di mondi sonori che non sempre mi appartenevano. Allora mi sono messo sul soppalco della mia casa di Milano e ho deciso di scrivere e produrre qualche demo casalingo, senza pensare alle mode del momento, mi interessava semplicemente fare qualcosa che sia mia davvero. Ho ripreso un po’ quello che ascoltavano anche i miei e che sentivo da piccolo, Bregović, le colonne sonore di Kusturica e tutto il mondo balkan. ”Zagabria” è un viaggio anche dentro sé stessi. La nostra unicità e la nostra storia è ciò che ci distingue gli uni dagli altri, è bello poterla condividere». Ha lavorato al brano assieme al sound designer e fonico milanese Alberto Ladduca e Giacomo Carlone (Manitoba, Egokid): «Usciranno altri singoli – anticipa l’artista triestino di origini serbo croate –, stiamo lavorando a un ep, il fil rouge è il mondo balcanico, le sonorità attingono da lì, sarà a metà tra l’analogico (live in studio) e l’elettronica con i sintetizzatori, insomma un balkan sperimentale. Per le prossime canzoni, abbiamo registrato anche fiati e violini e ho collaborato con Vinicio Capossela». Oltre che a seguire il suo percorso musicale, Radovic a Milano è store manager da Antonioli, negozio di lusso sui Navigli: «La moda è parte fondamentale della mia vita, credo che la musica e la moda vadano di pari passo. L’immagine conta tanto, è il biglietto da visita».

Elisa Russo, Il Piccolo 17 Maggio 2022  

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