OTTAVO CXG – CONCERTO PER GABRIELE AL MIELA 12.03.16

Sabato, a partire dalle 16, appuntamento al Miela con l’ottava edizione del “CXG – Concerto per Gabriele”. Sempre ricchissimo il cartellone, anche quest’anno il pomeriggio è dedicato agli esordienti con i loro repertori: Skyway, Rêver, Mastro Succhetto, Criminal Cafè, Alterarea, Riccardo Gileno, Sequoia.

Dalle 21, come di consueto, il palco è riservato agli artisti più noti.

Si comincia con i Nero Deep, gruppo udinese capitanato da Giulia Bettinelli alla voce, che propone un sound trip hop ispirato ai Massive Attack con elementi post-rock, una solida base elettronica e suoni registrati dall’ambiente circostante.

A seguire, un nome di punta della scena heavy triestina: la stoner rock band Glory Owl, in pista dal 2011, in cui ora milita anche il batterista Marco “Bonko” Boncompagno (ex Gonzales e Tytus). Si dichiarano influenzati da Black Sabbath, Baroness, The Sword, Queens of The Stone Age e come i loro modelli di riferimento hanno un forte impatto nella dimensione live.

brazosIn chiusura, gli ormai lanciatissimi Brazos-Black Suit Trio. Jacopo Tommasini in arte Joe Thomas, alla chitarra e voce, Simone Lanzi aka Tramp Soul Simon al contrabbasso, Mathias Slim Butul alla batteria e Marco Paulin in arte Paul In all’armonica a bocca: quattro giovani classe ‘93 e ‘94 con un amore viscerale per la musica rock, blues, rockabilly, swing. La formazione, dopo aver prodotto nel 2013 il suo primo EP, si è distinta per le numerose date in Germania, Austria ed Italia, suonando con nomi quali Curtis Jenses, Mike Sponza e Derek Cruz. Nel 2015 i Brazos hanno accresciuto la loro popolarità anche grazie a due importanti concerti in Piazza Unità: alla Barcolana come opening act per il Cile e a Capodanno.

Racconta Tommasini (che tra l’altro qualche anno fa ricevette proprio la targa in ricordo di Gabriele, come miglior chitarrista nell’ambito del concorso Opening Band): «Brazos è un fiume texano. Sono patito dei Gov’t Mule, hanno un brano che si chiama “Broke Down on The Brazos” e abbiamo tratto il nome da lì». Conclude con un’anticipazione: «Dopo mesi di entusiasmante lavoro, in estate uscirà il nostro nuovo disco. 12 canzoni originali che abbiamo registrato nel fantastico Studio Jork con il supporto e la produzione di Mike Sponza e Moreno Buttinar, verrà mixato in America e ci saranno degli ospiti incredibili da tutto il mondo».

Aggiungono gli organizzatori: «L’obiettivo costante dell’Associazione Jambo Gabri è quello di trasmettere ai giovani la passione che Gabriele aveva per la musica, donando così un prezioso spazio soprattutto al panorama musicale cittadino».

Era il 24 ottobre 2008 quando Gabriele Manfioletti perse la vita in un incidente stradale. Gabriele aveva 18 anni, suonava la chitarra elettrica, amava la musica, era un grande sportivo ed aveva la fortuna di avere una famiglia speciale. Papà Guidalberto e mamma Elisabetta, con una forza e una dignità esemplari, hanno reagito alla tragedia divenendo figure molto importanti per il sostegno della musica triestina (e non solo). Hanno fondato l’associazione Jambo Gabri, una sede (in Via del Veltro 43/b) come la sognava Gabriele, con sala prove e studio di registrazione, una sala prove in zona Urban. Organizzano e supportano durante l’anno diversi eventi: l’appuntamento musicale più importante è il “CXG”. Ogni anno il Teatro Miela registra un sold out di presenze, con i concerti che danno spazio soprattutto alle giovani band locali. Molte di queste sono partite proprio dal palco del “CXG” per avviare carriere musicali di tutto rispetto.

 

Elisa Russo, Il Piccolo 8 Marzo 2016

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