Due big slittati al 2021 (Fantastic Negrito il 23 luglio e Paul Weller l’8 maggio), un cartellone rivisto ma sempre di qualità quello della ventinovesima edizione del Pordenone Blues Festival. Quattro serate in Piazza XX Settembre a ingresso gratuito (posti limitati): l’avvio il 2 settembre alle 19 con “Blues on the roads” concerti, musicisti di strada, spettacoli e dj-set in una sorta di French Quarter di New Orleans per entrare nel vivo con un ospite internazionale, J.P. Bimeni & The Black Belts, il 3 settembre nell’unica data italiana. Discendente di una famiglia reale burundese, Bimeni lascia il suo paese a 15 anni durante la guerra civile, sopravvivendo a tre episodi in cui la sua vita viene attentata, ottiene infine lo stato di rifugiato nel Regno Unito. È a Londra dal 2001, dove si nutre di jam session con la band di Roots Manuva, serate open mic insieme a Shingai Shoniwa dei Noisettes, e un incontro con una Adele allora adolescente. La musica gli offre una tregua e gli dà respiro: «Per la prima volta comprai dei dischi – racconta – raccolte di Ray Charles, Otis Redding, Bob Marley e Marvin Gaye». Artisti che ispireranno la composizione delle sue canzoni che parlano di amore e perdita, speranza e paura, con una convinzione che arriva dalle esperienze straordinarie con cui la vita lo ha messo alla prova. Fu l’invito a unirsi a una band tributo a Otis Redding nel 2013 a portarlo verso la strada che ancora oggi sta percorrendo. Con i Black Belts registra l’album ispirato dalle classiche sonorità anni 60 della Motown e dai groove della Stax, alle jam funk si susseguono ballad provenienti dal southern soul, con un’atmosfera unica presente in tutto questo capolavoro, grazie a quel suo edificante stile africano.
Due ottime proposte made in Italy riempiranno la serata del 4 settembre: Boogie Bombers, band torinese dal sound esplosivo, vincitori delle finali dell’International Blues Challenge al Pordenone Blues Festival e al Delta Blues di Rovigo nel 2019, hanno inoltre rappresentato l’Italia lo scorso gennaio all’evento blues più importante su scala mondiale, ovvero la 36esima edizione dell’International Blues Challenge a Memphis e i romani Bud Spencer Blues Explosion (Cesare Petulicchio e Adriano Viterbini) con la loro carica di adrenalina, all’attivo sei album e un ep, per La Tempesta è uscito “Vivi Muori Blues Ripeti” da cui sono stati estratti i singoli “E tu?” e “Io e il demonio”, che vede ospite Davide Toffolo dei Tarm. Sabato 5 settembre chiudono la rassegna Enri Zavalloni (artista, compositore, produttore romagnolo, ha lavorato con Mike Patton, Pizzicato Five, Daniele Luppi, Peter Thomas; ha firmato un brano per la colonna sonora della popolare serie tv americana “Scorpion”) e, per l’unica data in Italia, Jay Nemor And Electrified, un progetto che coinvolge artisti italiani, americani ed europei sotto l’egida della label britannica Tesla Groove International: lo storico dj produttore pordenonese Alberto Zanini e il talentuoso sassofonista e vocalist texano, Jay Nemor, lavorano insieme a “Electrified”, operazione nata dalla vocazione per il soul ed il funk e la pluriennale presenza di entrambi sulle scene internazionali del genere.
Elisa Russo, Il Piccolo 22 Agosto 2020