«Parte dei soldi li spesi in assoluta allegria
la stessa con cui li avevo guadagnati»
dice Federico Fiumani in «Gennaio», una delle canzoni più belle dei Diaframma.
Ci dicono che c’è crisi, che non ci sono soldi da spendere.
Ma se vai in giro, la gente sembra spenderli abbastanza allegramente i soldi, alla Fiumani proprio.
Mi chiedo: se adesso c’è crisi, nelle epoche precedenti, nei decenni passati cosa c’era?
Carestia?
Peste bubbonica?
«Verrà la guerra e tu sarai il primo a morire!», diceva spesso un nostro amico a chi si dimostrava poco temprato e molliccio.
Nostro nonno ci racconta dei tempi in cui era in guerra, in campo di prigionia e ad un certo punto pesava 36 kg.
Fame.
Sopravvissuto per miracolo, o per destino.
Ma la crisi è quella attuale, eh.
Sto leggendo i “Racconti della Kolyma” di Salamov… un libro che a leggerlo ti viene fame e freddo. Racconti dei lager sovietici. Ieri sera sono arrivata ad un punto del libro in cui l’autore spiega perché i deportati che fuggivano spesso scappavano in tre. Si portavano dietro il terzo per MANGIARSELO.
Fame.
No, ma la vera crisi c’è adesso eh, mica ai tempi in cui ci si mangiava l’un con l’altro.
Un mio amico scrive su Facebook e mi ha fatto ridere: “sui social network, mio profilo compreso, solo foto di gente che si diverte a party&eventi: corna@cielo, rhum&coca, coca&cola, coca&basta. Trovo inspiegabili e negazionisti, quindi, i dati record di vendita su antidepressivi e ansiolitici in Italia”.
Una mia amica ieri mi ha detto: “Da quando ho memoria, nella mia famiglia ci sono state LE RATE”.
Quindi, questi soldi che nessuno ha, tutti li spendono. Magari a rate.
Ma torniamo a Fiumani, che di soldi ne ha, per sua ammissione, racimolati ben pochi.
Fiumani, con i suoi Diaframma sarà al Tetris di Trieste il 13 febbraio, evento speciale in collaborazione con la Jazera web radio.
…. e dopo il concerto: NEW WAVE DJ SET con Tina Cellar, Onussen, Dj Sordo e altri ospiti a sorpresa.
Per chi non lo sapesse i Diaframma sono stati protagonisti di uno dei capitoli più avvincenti della storia del rock autoctono, sulla scena dal 1981, hanno mosso i primi passi in quella che si stava delineando come la scena post-punk italiana.
Capitanati dal compositore-chitarrista-poeta Federico Fiumani che in anni recenti si è cimentato anche nella scrittura. Vi consiglio in particolare di leggere “Brindando coi demoni”.

«A 46 anni sono come un ragazzino e anche molto scarso di comprendonio amoroso. Ho provato a farle da maestro con insegnamenti sulla vita a cui non credevo nemmeno io poi è venuto fuori il ragazzino molto scarso che è in me e buonanotte».
«Per me il punk è tutto lo sporco che la mente degli altri non arriva a contemplare. È più un fatto privato che altro».
«Le mazzate sono da mettere in cantiere ogni qualvolta si cerchi di instaurare un rapporto con la realtà che travalichi i soliti convenevoli».

(©“Brindando con i demoni”, Coniglio Editore)

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