Rieccomi in carne ed ossa negli studi di Radio Capodistria.
La scorsa settimana, ribadisco, non ero in ferie.
Bensì lavoravo.
E in mia assenza che ha fatto Ricky Russo?
Il topo RR ha ballato e ha fatto un festino di ospiti: Al Castellana, Daniele Dibiaggio, Stefania Joy Camiolo…
E chi altri?
Cos’è sto trend vip in trip godereccio?
Non vorremo mica far diventare la rigorosa e produttiva Capodistria come la sbragata e cialtrona Trieste?
Il tutto mentre io soffrivo.
Pensa che una mattina ho dovuto puntare la sveglia alle 5.50 per andare a lavorare. In quel momento, la morte per impalamento mi è sembrata una piacevole alternativa.
Il problema è che ultimamente i miei orari sono mooooolto rock’n’roll. Del tipo: spuntino delle due di notte e a dormire alle 5.
Col tempo mi potrei anche adattare forse… ma ho qualche problema col concetto di gerarchia, autorità, rituale.
Poi, voglio dire, cosa non tocca fare per i soldi?
Lo si diceva la scorsa settimana a proposito della reunion dei Litfiba.
Mi sentirei di dirlo anche per il concerto degli Iron Maiden a Villa Manin: un grande circo di marketing e toppe e magliette e gadget.
Ma ora, usciamo dal marketing e parliamo di arte vera.
Sono fiera di annunciare l’uscita, l’11 settembre 2010, del cd live a Radio Capodistria “Edda in Orbita”.
Uno di quei regali mega giganti, che ogni tanto la vita ti fa.
Ma soprattutto uno dei tanti regali che Stefano Edda Rampoldi ci ha fatto con il suo ritorno musicale “Semper Biot”.
In attesa del secondo album, dunque, esce un ep di 5 pezzi.
Da “Semper Biot”: “Fango di Dio”, “Io e te”, “Snigdelina”, “L’innamorato”. E un inedito, la cover di “Suprema” di Moltheni. “Suprema” secondo me è il pezzo più bello del cd. È proprio speciale.
Un anno fa mi trovavo a casa di Rampoldi e nasceva la cover di “Suprema” di Moltheni. Una delle cose più belle di una vacanza un po’ travagliata. Ma pazienza per i travagli, quando Stefano canta gli perdonerei tutto e mi potrebbe anche passare sopra con un tir che comunque mi sentirei in debito io. Per dire. Su quell’incontro è nato un racconto a quattro mani ma più che altro a quattro piedi che uscirà in un libro di cui però vi parlerò più in là, che ancora è presto.
Ma torniamo alle In Orbita Sessions.
Gli ascoltatori fedeli (e intendo proprio tutti e sette) ben sanno che si tratta di un programma dei Russos, a volte solo in versione radio, altre volte in versione radio e tv. Non posso citarli tutti, ma voglio ricordare almeno alcuni dei nomi che hanno suonato alle “In Orbita Sessions”: The Niro, Jennifer Gentle, The Mojomatics, Paolo Benvegnù, Tre Allegri Ragazzi Morti, Beatrice Antolini, Sick Tamburo, Miss Xox, Samuel Katarro, Blake/e/e/e, Al Castellana + Soul Combo, Giuann Shadai, Trabant, BR Stylers, Mariposa, Amari, Carnifull Trio e tanti tanti altri.
Il 13 marzo Edda, assieme a Sebastiano De Gennaro ed Andrea Rabuffetti, ci ha onorati della sua presenza e della sua generosa performance. E come ulteriore regalo, mesi dopo, ha deciso di far pubblicare la registrazione del live nello studio Hendrix. Quindi, con somma gioia accolgo questo dono. Volevo ricordare inoltre che la copertina è stata disegnata dal triestino Andrea Rodriguez del Tetris, l’etichetta è sempre la Niegazowana, le canzoni sono sempre di Walter Somà (noto al grande pubblico soprattutto per aver realizzato la sigla di questa rubrica).
Poi non posso che invitarvi ad acquistare questo cd, che merita.
Più delle altre volte per contenuto e contenitore vale la pena procurarsi questo oggetto.
Che è un pezzo d’arte.
Così la potete mettere da parte.
No?