La rassegna Sexto’nplugged di Sesto al Reghena ha presentato domenica scorsa il concerto dell’inglese Badly Drawn Boy, ospite in alcuni brani il trio d’archi Clobeda’s di Udine.
Due ore di musica per quello che è considerato come uno dei migliori cantautori inglesi, autore anche di colonne sonore (come quella di «About a Boy», film tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby).
Il live si apre con un brano dal primo ep uscito nel 1997, «Shake the Rollercoaster»: la prima parte del concerto è fortemente segnata dal suono della chitarra acustica che esce male e soprattutto fa innervosire il cantautore britannico che interrompe – poco professionalmente – le canzoni, ripete che il suono esce “dry” (secco, totalmente senza riverbero) e che avrebbe voglia di andarsene. Enormi nuvole nere e minacciose peggiorano la situazione: lo staff cerca di posizionare un gazebo sopra la testa di BDB mentre cadono le prime gocce di pioggia ma lui lo rifiuta. «Tanto se piove ho il cappello», dice il Ragazzo Mal Disegnato dal berretto perennemente sul capo.
Per fortuna la prima parte della performance (abbastanza deludente) si risolleva nella parte centrale dello show, soprattutto con la salita sul palco delle fanciulle del trio d’archi Clobeda’s che arricchiscono e colorano le composizioni, altrimenti esageratamente scarne. Tra i vecchi classici più riusciti c’è «All Possibilities» che molti ricorderanno anche per il videoclip in cui BDB recitava la parte del busker ripreso da telecamere nascoste alla stazione Waterloo di Londra. Lucia Clonfero al violino, Elisa D’Agostini alla viola, Martina Bertoni al violoncello: il musicista col berretto le saluta e le bacia una ad una (e fa bene, perché hanno salvato la serata), per tornare a qualche brano da solo. In scaletta «Promises», «You were right», qualche brano nuovo che finirà sul disco in uscita dopo l’estate. Avendo dimenticato a Manchester la drum machine, utilizza i suoni di batteria che escono dal suo i-Phone. Passare dagli archi all’i-Phone: inquietante segno dei tempi moderni. Nell’ultima parte del live, il nostro passa al pianoforte e si cimenta addirittura in una cover di «Like A Virgin» di Madonna. Nei bis un estratto da «Born in the U.K.», omaggio all’amato Bruce Springsteen.
RECENSIONE BADLY DRAWN BOY A SESTO AL REGHENA (PN)
