RESPECT! A NIGHT FOR ARETHA AL SARTORIO L’11.08.22

«Un concerto in una cornice suggestiva, per il nostro omaggio ad Aretha Franklin, un’artista dalla personalità eclettica che è stata in grado di fondere la musica sacra, il gospel, con quella secolare, il blues, l’r&b. Abbiamo ampliato il repertorio, ad esempio con la sua splendida versione di “Bridge Over Troubled Water” di Paul Simon, e di certo non mancheranno i classici»: Respect – a Night For Aretha, tributo alla regina del soul 100% made in Trieste, va in scena giovedì alle 21 nel giardino del Sartorio (per Hot in The City/ Trieste Estate). L’idea parte nel 2019 dalla cantante Elena Vinci (Soul R-Evolution, PinkOver, 6 Pence), si aggiungono le voci di Joy Jenkins (Canto Libero) e Michela Grilli (Canto Libero, Back to Amy, The Rideouts) accompagnate da una super band: alle tastiere Marco Ballaben (Mannoia, Witz Orchestra, Dario Fo e Jannacci), alla chitarra Luigi Di Campo (Canto Libero, Al Castellana), al basso Francesco Cainero (in studio con Jovanotti, Francesca Michielin e Alessandra Amoroso), alla batteria Jimmy Bolco (Canto Libero, S.I.P. band, Al Castellana), al sax Angelo Chiocca (James Thompson, Arthur Miles, Leroy Emmanuel) e alla tromba Giorgio Ruzzier.

«Durante la pandemia – raccontano – ci siamo divertiti a registrare qualche brano a distanza, ma appena è stato possibile abbiamo ripreso i live, partecipando a diverse manifestazioni, tra cui Udin&Jazz e Muggia Blues, abbiamo suonato al teatro di Gradisca, a Verona e ci siamo messe alla prova in una versione acustica all’evento Rose Libri Musica Vino, accompagnate soltanto dal pianoforte. Adesso abbiamo in programma di registrare dei brani che abbiamo personalizzato ulteriormente e stiamo pensando a un nostro inedito che parlerà di Aretha». Dal vivo si alternano le grandi ballate come “A Natural Woman” a pezzi dal ritmo incalzante come “Think” e “Respect”, a brani di media velocità, ma con quel groove che solo la black music conosce (“Chain of fools”), con le tre voci che si intrecciano sia come soliste che coriste. «Riconosciamo che Aretha sia inimitabile – continuano le tre cantanti triestine – e ne abbiamo da sempre ammirato la forza nell’affermare i propri ideali attraverso la musica. Abbiamo riarrangiato a modo nostro le parti dei cori a due e a tre voci, rispettando le linee melodiche originali. Lo spettacolo è un omaggio alla sua grinta e passione in una rivisitazione che passa attraverso le nostre personalità». Aretha Louise Franklin (Memphis, 25 marzo 1942 – Detroit, 16 agosto 2018) icona della musica gospel, soul e r&b, 21 Grammy vinti, è stata anche paladina dei diritti civili: «Ha sempre portato avanti i suoi ideali in modo molto coraggioso. In diverse occasioni ha rinunciato a importanti impegni musicali già fissati per appoggiare iniziative legate al movimento per i diritti civili. La sua famiglia è stata vicina a Martin Luther King e Aretha ha utilizzato la sua notorietà per prendere posizioni nette. Con il suo grido per chiedere libertà, “Freedom”, è diventata la portavoce di una nuova generazione di afroamericani. Una donna dalla forte personalità, che evita il compromesso, che ha riposto nella musica ciò in cui credeva, lottando per trasmetterlo al mondo». 

Elisa Russo, Il Piccolo 08 Agosto 2022  

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