«Avevo bisogno del contatto con il mare e di tutto quello che il mare porta con sé. Trieste è una città unica e incide non poco su di me e sulla mia musica»: il cantautore Ribaltavapori, al secolo Antonio Uras, nato a Pordenone nell’89 con origini sarde e catalane, ha trovato la giusta ispirazione per il suo ep di debutto “Est-Nord-Est” trasferendosi nel capoluogo giuliano. Qui è nato anche il suo nome d’arte, Ribaltavapori, termine utilizzato per indicare i latterini, una specie ittica caratterizzata da dimensioni molto piccole e ampiamente usata nella tradizione culinaria triestina: «Il nome del progetto – racconta -, che fonde due parole già esistenti per formarne una nuova, richiama sicuramente i gusti semplici e genuini presenti nei brani, oltre che un indiscusso amore per il mare, grande fonte di ispirazione. La prima volta che ho letto questa parola mi ha incuriosito e mi ha fatto sorridere all’istante». “Est-Nord-Est” esce il 16 febbraio per Waves Music Agency, alla produzione musicale assieme a Uras ha lavorato Alessandro Giorgiutti (AbbaZabba/ Sesto). Un ep in perfetto stile cantautorato pop con un buon equilibrio tra influenze straniere e nostrane: «Si apre con “Interno 26” – spiega l’artista –, una chitarra elettrica dal groove funky e la spensierata leggerezza nel cortile interno di un palazzo, piccole e semplici storie di quartiere prese come una metafora per raccontare il mondo che sta fuori da quelle mura. “Sex&Sauvignon” (disponibile anche il videoclip diretto da Pietro Bettini) descrive in maniera ironica e sensuale l’incontro estivo tra due giovani che potrebbero restare assieme solo per una notte o per la vita intera. A metà ep i toni sembrano farsi più intimi e personali con “Blu”. Gli arrangiamenti diventano meno marcatamente pop e più sognanti, gli arpeggi di chitarra e il ritmo sincopato, ricordano la versione più scarna di un pezzo dei Radiohead e accompagnano quello che potrebbe essere il testo di una canzone di Battisti. “Fanti Senza Armi” è a metà strada tra De André e Lindo Ferretti, con un tono cantautorale e “politico” che emerge in maniera più netta. Chiude “Meduse” con un testo riflessivo ma scanzonato e sonorità più rock, alla Strokes». Tra le sue influenze cita anche i Vampire Weekend, Giorgio Poi, Brunori Sas, i Beach Boys, i Fleet Foxes. Con “Est-Nord-Est” Ribaltavapori vuole proporre agli ascoltatori un giro dalle sue parti, per scoprire le emozioni che gli scatenano il luogo in cui vive e le persone che lo abitano.

 

Elisa Russo, Il Piccolo 11 Febbraio 2020

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