La diva dell’electropop e regina dell’avant-garde, l’irlandese Róisín Murphy, che ha ottenuto la fama negli anni ’90 come voce del duo Moloko prima di intraprendere la carriera solista (quattro dischi all’attivo), torna per la terza volta in concerto a Lubiana, questa sera alle 21. Condividerà il palco del club Kurzschluss con musicisti che alterneranno elettronica e musica suonata dal vivo. Idolatrata dalla critica oltre che per il talento, per lo stile, l’eleganza e la sensibilità musicale («è l’incontro perfetto tra il calore umano e la padronanza della tecnologia» ha scritto l’autorevole Pitchfork), Róisín è stata nominata ai Mercury Music Prize, la sua cover di Bryan Ferry “Slave to Love” è finita negli spot di Gucci, ha prestato la sua voce a una lunga lista di star da David Byrne agli italiani Crookers. È appassionata della musica del nostro paese, tanto che nel 2014 ha realizzato l’ep “Mi senti”, dedicato alla rilettura di successi pop di Mina, Patty Pravo, Battisti, Gino Paoli… «25 anni di carriera eppure mi sento nel periodo più creativo della mia vita. Non sono giovanissima ma ho impatto sul mondo moderno: non potrei chiedere di più», ha dichiarato in occasione dell’uscita del nuovo singolo “Incapable”.
Un’altra grande artista sarà nella capitale slovena, sempre alle 21: protagonista delle Musicology Barcaffé Sessions è Hindi Zahra, cantante, autrice, compositrice nata a Khouribga in Marocco, da una famiglia di etnia berbera. A 15 anni si trasferisce a Parigi e nel 2010 pubblica «Handmade», il suo primo album per l’etichetta Blue Note Records che richiama subito l’attenzione del grande pubblico: il suo stile, la sua voce, il suo fascino non passano inosservati, vince il Prix Constantin come miglior album e il premio come miglior album di world music ai Victoires de la Musique. Mescola jazz, folk, blues ancestrale con testi prevalentemente in inglese, con qualche parte in francese e berbero ed è stata paragonata a icone come Billie Holiday, Norah Jones e Patti Smith.
Per gli amanti del rock più pesante, invece, alle 20.30 al Klub Gromka suonano The Cosmic Dead, formazione space rock scozzese e gli sloveni Blackoutt, fautori di uno stoner grunge strumentale, i fratelli Tomaž e Klemen Čepar hanno incluso nella formazione attuale un’altra coppia di fratelli, Marco e Andrea Abbrescia (Tso), apprezzati musicisti triestini: «Dopo quattro prove assieme – dicono – eravamo già in tour per dieci date, e abbiamo contribuito anche al disco in registrazione».
Elisa Russo, Il Piccolo 26 Settembre 2019