Questa è l’Italia, è una mente contorta/ Chiudi la bocca o ti levan la scorta/ Informazione, sai, qui non informa/ I razzisti che ascoltano hip hop/ Qualcosa non torna (…) Prima di essere un vero italiano, cerca di essere umano»: nel singolo «90min» («Applausi, applausi, novanta minuti di applausi!») Salmo fotografa impietosamente il nostro paese come nessun altro in questi giorni. E meritatamente, il rapper sardo, con il suo ultimo album «Playlist» ha conquistato una fetta di pubblico vastissima. Prendendo posizione, dicendo: «Se votate Salvini buttate i miei cd, perché le due cose sono inconciliabili» e sollevando una reazione feroce del ministro stesso, che ha usato l’immagine del tatuato rapper con la scritta “Lui non ci sarà” in occasione della manifestazione “Prima gli italiani”. L’artista che ha rivoluzionato il rap italiano con 24 dischi di platino e 21 d’oro (con lui in cima, solo Fabri Fibra) sarà in concerto lunedì alle 21.30 alla Beach Arena di Lignano Sabbiadoro. Ne ha fatta di strada Salmo, che nel 2013 si esibiva all’Etnoblog di Trieste e dichiarava proprio a “Il Piccolo”: «Non ho nessuno dietro di me, non sono un personaggio costruito a tavolino. La gente è stufa dei cantanti finti, che propongono e dicono sempre le stesse robe». Dai piccoli club ai palazzetti sold out, con una data trionfale al Mediolanum Forum di Milano e numeri da capogiro: 356,7 milioni di visualizzazioni su YouTube, “Playlist” è entrato direttamente al primo posto degli album più venduti e ha conquistato il podio dei singoli bestseller. «Volevo fare il batterista/ suonare con un gruppo rock» canta Salmo, all’anagrafe Maurizio Pisciottu, classe ’84, ed è una chiave di lettura importante per capirne la forza live: ad accompagnarlo una band, chitarra, basso, batteria suonati dal vivo, non semplici basi registrate. Il suo show è a tutti gli effetti un evento rock, forse per questo ha conquistato un pubblico trasversale, e vanta supporter come Manuel Agnelli, leader della band rock per eccellenza, gli Afterhours. Niente può fermare la forza dirompente di Salmo dal vivo, neanche un brutto infortunio a giugno, a seguito di un rocambolesco salto dal palco: in quell’occasione ha terminato la performance seduto, con una borsa di ghiaccio sulla gamba. Avrebbe potuto sospendere il tour, e invece ha proseguito presentandosi sul palco su una sedia a rotelle motorizzata e “customizzata” con disegni rossoneri. «I concerti che porto quest’estate – racconta il rapper di Olbia – non sono uguali ai live del tour che ho fatto a marzo nei palasport. Si tratta di uno show ripensato ma comunque coinvolgente: al pubblico presento i pezzi del mio nuovo album senza tralasciare i brani del passato». Da aspettarsi dunque estratti dai suoi cinque album, con particolare attenzione agli ultimi “Hellvisback” e “Playlist”. «”Playlist” – afferma Salmo – l’ho realizzato in modo molto spontaneo e forse è proprio per questo che ha funzionato. Se lo avessi pensato troppo, probabilmente sarebbe venuto fuori una schifezza. Dentro ci sono molte collaborazioni: Fabri Fibra, Coez, Nitro, Sfera Ebbasta». E per concludere con uno sguardo all’attualità, ci sono ancora le rime taglienti da “90min”: «Aprono i conti ma chiudono i porti/ Rubano i soldi, impossibile opporsi/ La gente sorride coi tagli sui polsi».
Elisa Russo, Il Piccolo 09 Agosto 2019