Concerti segreti, per pochi intimi che si radunano grazie al passaparola e al web e non sanno chi vedranno esibirsi: Sofar Sounds nasce nel 2009 a Londra e si diffonde poi in 400 città sparse in tutto il mondo. Nel 2014 arriva anche a Trieste e negli anni ospita più di 130 artisti emergenti, con grande partecipazione: le prenotazioni sfioravano le 300 persone, molte delle quali, a causa degli spazi privati e quindi ristretti dove i concerti avevano luogo, erano costrette ad attendere il mese successivo. Una macchina oliata, insomma, che inevitabilmente la pandemia ha messo in stop: impossibile riproporre ora il concertino intimo in un salotto in cui le persone si godono la musica senza alcun distanziamento: «Non potevamo più permetterci di continuare con gli eventi di questo tipo – dichiarano gli organizzatori – mettendo a rischio tutti».
Dopo una pausa di due anni lo staff di Sofar Sounds Trieste ha deciso dunque di tornare in pista con una nuova modalità, in linea con le esigenze attuali di sicurezza sanitaria. Nasce allora Secret Sounds Trieste, una serie di concerti di cui i partecipanti non conoscono in anticipo i nomi dei protagonisti come da tradizione Sofar, la novità sta nello spazio più ampio e in linea con le normative vigenti garantito dalla Sala Luttazzi al Magazzino 26. Nell’ambito della rassegna “Una luce sempre accesa” vengono inseriti (per ora) tre appuntamenti: 20 gennaio, 17 febbraio e 31 marzo, sempre alle 20.30 (con accesso in sala dalle 20 raccomandato, visto che l’inizio del live sarà puntualissimo), ingresso con super greenpass e mascherina Ffp2, a 15 euro a serata, biglietti disponibili da Ticket Point (online e al punto vendita di Corso Italia), anche acquistabili alla biglietteria della sala la sera stessa. I promotori sono le due anime di Sofar, Guido de Beden e Angela Mingoni (che, dopo un’esperienza radiofonica, oggi gestiscono il sito web musicale ondeindiependenti.com) con l’associazione di promozione sociale Hashtag, affiancati da uno staff di volontari e, questa volta, con l’apporto del Comune. «Ovviamente – dice de Beden – non posso svelare i nomi in cartellone, ma posso anticipare che si tratta di importanti esponenti del cantautorato del filone indie-pop, artisti che hanno partecipato e a volte anche vinto premi prestigiosi. Abbiamo alzato l’asticella scegliendo artisti che si sono fatti notare parecchio in questi anni». E in particolare, su colui che calcherà il palco della Sala Luttazzi giovedì alle 20.30 per la prima serata, anticipa che «è ligure e vincitore di un’edizione del premio de André». Oltre al concerto completo del cantautore protagonista, ci sarà sempre anche un set più breve di apertura di un artista nazionale o locale. «La formula di Secret Sounds Trieste – conclude de Beden – è concepita per dare il massimo supporto alla filiera musicale, notoriamente in difficoltà, con i giusti compensi e le giuste regole, nel rispetto di tutti. Essere presenti all’interno della rassegna, e quindi all’interno di un bellissimo contenitore per la città, è sicuramente quello che ci mancava, come la possibilità dell’utilizzo di uno spazio teatrale per poter fare cultura musicale e promuovere chi merita».
Elisa Russo, Il Piccolo 20 Gennaio 2022
