Ricordate quello scricciolo col vocione, che tredicenne si esibiva davanti alla De Filippi & co. a “Tú sí que vales” su Canale 5? Dimenticatelo. Shari Noioso adesso è una giovane donna che ha messo a fuoco la sua identità, e si esibisce senza alcuna timidezza in apertura di uno dei più tosti, il rapper Salmo. È il momento di presentarsi con la sua nuova pelle al grande pubblico di Sanremo: dopo averci già provato nel 2019 con “Stella” (era arrivata in finale ma non oltre), questa volta Shari ce l’ha fatta con “Sotto Voce”, tra i sei brani scelti venerdì nella finalissima di “Sanremo Giovani” in onda su Rai1. «“Sotto Voce” è un brano davvero personale – racconta Shari – che parla di un momento in cui sono scappata dalla realtà e di tutte le conseguenze che ha avuto questa scelta. L’ho scritto in un periodo in cui era da un po’ che non scrivevo canzoni, mi sono seduta nel mio studietto a casa e ho buttato giù tutto quello che avevo dentro. Per me è molto importante perché mi fa emozionare tantissimo». Si realizza così il sogno di salire sul palco dell’Ariston a febbraio per il Festival di Sanremo, dove presenterà un inedito intitolato “Egoista”. «Tutto ha un impatto molto forte su di me, anche solamente passare davanti al cinema e leggere la parola Ariston».

Shari nasce nel 2002 a Monfalcone, a sette anni con la sua famiglia si trasferisce però a Udine, dove comincia a suonare il piano grazie a una zia. Nella scuola di danza di sua mamma, Artballetto di Udine, è il ballerino Kledi a suggerirle di partecipare al talent Tú sí que vales”, dove certamente si fa notare. Arrivano subito i complimenti (a cui segue un incontro) con la concittadina Elisa, l’interesse della discografica Warner, tante possibilità. Ma il cammino è ancora lungo: tra le tappe c’è lo studio di canto alla Groove Factory, un workshop con Bungaro, la partecipazione a otto date del tour mondiale de Il Volo, un singolo con Benji & Fede…

Non è mai facile superare l’adolescenza, e quando ci si carica sulle spalle il peso di essere una bambina prodigio tutto diventa più complicato: è questa una possibile chiave di lettura del velo di malinconia a tratti rabbiosa che Shari sembra celare nel suo sguardo fiero. Nella ricerca costante, una sola certezza: è nata per fare musica. Nel suo nuovo corso, fondamentale è l’incontro con Salmo: il rapper sardo nel 2021 la include nel brano “L’angelo caduto” dell’album “Flop”, hit dai milioni di click e le produce il singolo “Follia”. Consolida la sua vena urban partecipando anche alla colonna sonora della stagione finale di “Gomorra”. Seguono altri singoli davvero convincenti come “Lo detesto” prodotto da Luciennn e un ep che pesca dalla musica dance intitolato “Fake Music”. Il marchio di fabbrica di Shari è un timbro vocale molto particolare, che si sposa bene con interpretazioni viscerali e sofferte. “Sotto Voce” non è da meno: la giovane artista monfalconese canta: «c’ho il parabrezza rotto, un ex fidanzato/ una famiglia che mi sta troppo addossoma ci saranno solo loro al mio funeralenient’altromi mancherà sicuramente il mio cane». Il talento c’era da sempre, ora che ha trovato la sua strada non le resta che percorrerla fino in fondo. 

Elisa Russo, Il Piccolo e Messaggero Veneto 18 Dicembre 2022   

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