SinHeresY «Paint the World»

SINHERESY2Venerdì 4 Ottobre 2013 i triestini SinHeresY presentano il loro disco d’esordio «Paint the World» al Teatro Miela. La serata, organizzata da Trieste is Rock, comincerà attorno alle 20. In apertura: Steel Demons, SilentLie e Final Fantasy Italian Project.

I SinHeresY si sono formati nel 2009 dall’incontro del bassista Davide Sportiello con il chitarrista Lorenzo Pasutto e la cantante friulana Cecilia Petrini; si sono aggiunti poi il batterista Alex Vescovi, il cantante Stefano Sain, il tastierista Daniele Girardelli. Propongono un metal sinfonico con influenze che vanno dal power al gothic e al progressive.

«Paint the World» esce ufficialmente lunedì 30 settembre per l’etichetta italiana Bakerteam Records, costola dedicata alle band emergenti della Scarlet Records. Il disco è distribuito su scala globale sia in versione fisica da Audioglobe che digitale, tramite le più famose piattaforme on-line come iTunes, Amazon, Spotify, ecc..

Spiega Girardelli: «Il songwriting è partito subito dopo la pubblicazione del precedente disco, l’EP “The Spiders and the Butterfly”. Abbiamo lavorato in diversi studi, a Trieste per registrare gli strumenti acustici e il coro, a Ravenna tra i Fear Studios (DGM, Blaze Bayley) e lo Studio 73 (Extrema, Ephel Duath), e infine in Svezia per seguire il mix e il mastering ai Fascination Street Studios di Varberg (Soilwork, Amon Amarth, Symphony X, Orphaned Land). Abbiamo cercato di trasformare ogni canzone in una piccola colonna sonora per emozioni e situazioni anche molto distanti tra di loro,  passando dal drammatico e rabbioso inzio con “Last Fall”, alla titletrack carica di speranza “Paint the World”, sino alla romantica ballata “Roses & Thorns”».

Aspettative?

Sportiello: «Essendo un disco d’esordio speriamo in primo luogo che ci faccia conoscere il più possibile in Italia e nel resto del mondo. C’è così tanta offerta musicale che risulta molto difficile ritagliarsi un proprio spazio, specie quando si è agli inizi e si viene dalla “periferia”, musicalmente parlando. Per questo abbiamo scelto di realizzarlo spendendo tantissime energie pur di avere una produzione all’altezza dei gruppi affermati del genere, collaborando con dei grandi professionisti del settore sia in Italia che all’estero. Speriamo che l’impegno, i sacrifici e l’attenzione alla qualità profusi in questo album siano premiati dal pubblico e dalla critica incoraggiandoci così ad andare avanti con lo stesso entusiasmo con cui abbiamo cominciato».

Uscire dai confini nazionali è stata una conseguenza naturale per il genere che proponete o è stato un obbiettivo che vi siete prefissati?

Sportiello: «È stato del tutto naturale, ed era una cosa di cui eravamo consapevoli sin dall’inizio. Il genere che proponiamo non è molto seguito né apprezzato in Italia, nonostante il numero crescente di band. Fortunatamente oggi grazie a internet si può raggiungere ogni angolo del globo e chiunque sia interessato alla nostra musica può ottenerla in qualsiasi momento. La difficoltà maggiore sta nel farsi conoscere e nell’affrontare la concorrenza molto dura sulla scena internazionale di band che hanno la fortuna di provenire da paesi dove il metal, e magari il metal sinfonico, è molto più seguito e dove quindi le etichette, e a volte persino le istituzioni, contribuiscono in maniera maggiore in termini economici e di visibilità».

Avete suonato all’estero. Che differenze notate tra il pubblico italiano e quello degli altri paesi?

Sportiello: «Il pubblico estero è più interessato alle novità, agli artisti che non conosce, rispetto a quello italiano. E questo lo porta a frequentare i concerti con maggiore apertura mentale e spesso finisce per supportare le band comprando cd, magliette ed altri gadgets in quantità decisamente superiore rispetto all’Italia… Inoltre all’estero continua a resistere la cultura della musica dal vivo, al contrario dell’Italia dove i live-club chiudono uno a uno e la gente è sempre meno propensa a spostarsi per andare a vedere un concerto, a meno che non si tratti di big internazionali».

Al di là dei modelli di riferimento, qual è secondo voi l’ingrediente “Sinheresy”, ciò che vi rende speciali e che è caratteristico e personale e vi distingue da qualsiasi altra band?

Sportiello: «Sicuramente il nostro punto di forza è l’alchimia con cui riusciamo a sintetizzare nelle nostre canzoni lo stile personale e i gusti di ciascuno di noi. Siamo un gruppo “democratico” da questo punto di vista e ognuno di noi può metterci del suo quando scriviamo una canzone. Anche se ci muoviamo all’interno di un genere specifico ogni brano contiene dei riff, degli arrangiamenti, delle melodie che provengono da contesti molto differenti, anche al di fuori della musica puramente metal a volte, e questo a nostro avviso ci rende diversi dalle molte altre female-fronted band a cui spesso veniamo accostati».

Che opinione avete della scena musicale triestina?

Sportiello: «La scena musicale a Trieste è viva in questo momento, ci sono molti musicisti, molte band, alcune più che valide. Quello che manca forse è la voglia di mettersi in gioco al di fuori dei confini della provincia, di confrontarsi con le altre realtà in Italia e all’estero per uscire dal guscio e fare il salto di qualità. Bisogna veramente ringraziare associazioni come “Trieste Is Rock” o “Musica Libera” che nonostante mille difficoltà continuano a portare grandi nomi del rock qui a Trieste e danno tutto il supporto possibile alle band locali. La mancanza di spazi adeguati invece è un difetto cronico di questa città. Si contano sulle dita di una mano i locali dove è ancora possibile organizzare eventi live. Purtroppo Trieste rimane la città del “no se pol” anche in questo ambito».

Com’è nata la collaborazione con Trieste is Rock?

Girardelli: «La nostra prima collaborazione con Trieste is Rock risale a metà 2012, quando siamo stati invitati a suonare come guests nella prima data del tour italiano dei Seventh Wonder all’Etnoblog. Da quel concerto siamo rimasti in buoni rapporti con loro, e quando si è presentata l’idea di organizzare il nostro release party, abbiamo pensato subito di contattarli».

Prossime mosse?

Girardelli: «Dopo il release party cominceremo ufficialmente a metà ottobre le riprese del videoclip della titletrack “Paint the World” che abbiamo scelto come primo singolo estratto dal disco. La realizzazione sarà affidata nuovamente al nostro regista di fiducia Mario Orman e sarà girato in una location davvero speciale qui a Trieste che per il momento preferiamo non rivelare. Inoltre siamo appena stati confermati per una serie di concerti: il 28 ottobre suoneremo di spalla agli Anathema a Bologna, mentre a metà novembre parteciperemo alle date italiane del Brazitalian Tour, suonando insieme agli Almah (band dell'ex-cantante degli Angra, Eduardo Falaschi) e ai Secret Sphere (storica band power metal italiana). In caso vogliate essere aggiornati sui nostri prossimi concerti ed altre news, consigliamo di seguirci tramite il nostro sito web www.sinheresy.com, oppure ci potete seguire attraverso i social network Facebook e Twitter».

Elisa Russo, Il Piccolo 02 Ottobre 2013

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