Širom all’Hangar Teatri il 10.05.19

«Suoniamo folk da un universo parallelo»: così si presentano gli sloveni Širom, oggi alle 20.30 in concerto all’Hangar Teatri, per la prima volta a Trieste. La serata è organizzata da Scenasonica/ Congresso Post Industriale in collaborazione con il collettivo Yeah e il contributo della Regione (ingresso 12 euro). Nati nel 2015 come band “drone/impro”, i Širom (in sloveno antico la parola significa “andare lontano”) hanno poi sviluppato il loro sound attraverso un numero enorme di sessioni d’improvvisazione con più di 25 strumenti (spesso costruiti da loro stessi), creando i pezzi lentamente, uno strato alla volta. Sul palco dell’Hangar Iztok Koren suonerà il banjo, i chimes (sorta di campane, antico strumento a vibrazione), il balafon (uno xilofono tipico dell’Africa), Ana Kravanja il violino, la viola, il rubab (simile al liuto), la kalimba (sorta di mini piano a pollice), il bendir (tamburo nordafricano), Samo Kutin si alternerà tra ukulele, kalimba, un’arpa artigianale, percussioni varie…

«Per realizzare il nostro secondo album “I Can Be a Clay Snapper” – spiega Samo Kutin – abbiamo deciso di girare un vero e proprio film. L’idea era quella di ripercorrere le nostre terre d’origine, soprattutto quelle d’accesso impervio, per vedere come l’ambiente in cui siamo cresciuti si fosse sviluppato e per lasciare che ricordi ancestrali si risvegliassero in noi, lasciando che andassero a influenzare la nostra improvvisazione musicale. Abbiamo intitolato il film “Memoryscapes” (Memoria/paesaggi) e ciò che abbiamo filmato ha influenzato quello che è diventato l’album». Uno degli elementi naturali che più li ha colpiti è l’acqua, lo scorrere dei fiumi e delle cascate, il mare: in qualche modo hanno cercato di riprodurne il suono. Oltre al folk, la trance e la musica sperimentale, il trio sloveno cita tra le sue influenze il punk rock che è stato il loro punto di partenza: Ana suonava in una punk band di Lubiana, anche Samo ha esordito cimentandosi con quel genere e Iztok con il metal e il post rock. Date le diverse formazioni «All’inizio non è stato semplice – conclude Kutin – creare qualcosa che soddisfacesse tutti e tre, ma quando ci siamo riusciti è stato il nostro punto di forza, che ha reso unico il suono dei Širom, risultato dell’intersezione di personalità così differenti. È anche attraverso il conflitto che nuove idee prendono forma».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 10 Maggio 2019

Sirom

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