«Suoniamo folk immaginario, da un universo parallelo»: così si presentano gli sloveni Širom, venerdì alle 20.30 in concerto all’Hangar Teatri, serata in collaborazione con il Kino Šiška di Lubiana. Nati nel 2015, gli Širom (in sloveno antico la parola significa “andare lontano”) hanno sviluppato il loro sound attraverso un numero enorme di sessioni d’improvvisazione con strumenti spesso costruiti da loro stessi. Nell’ultimo anno la band formata da Iztok Koren al banjo e percussioni, Samo Kutin al basso a una corda, ukulele, lira e voce, Ana Kravanja al violino e viola, ha riscosso grande successo con l’album “The Liquified Throne of Simplicity” (quarto della carriera), che ha scalato le classifiche e ha piacevolmente colpito i media internazionali (The Guardian, The Wire, Uncut, Songlines…). Questi riconoscimenti hanno permesso loro di partecipare ad alcuni dei più importanti festival in Europa. «Attualmente è in corso un lungo tour – raccontano –, per la prima volta abbiamo fatto diverse tappe in Inghilterra (prima eravamo stati solo a Londra) e in Scozia, il pubblico numericamente è molto cresciuto, stiamo avendo degli ottimi feedback. Ci piace suonare in Italia, il pubblico è meraviglioso, si fa coinvolgere emozionalmente. Ricordiamo l’Hangar Teatri come un posto molto carino, quando abbiamo suonato la volta scorsa, nel 2019, era davvero affollato, riempito da una bella energia e quindi non vediamo l’ora di tornarci. Suoneremo soprattutto canzoni dal nostro ultimo album “The Liquified Throne of Simplicity”. Un nostro live è un’esperienza piena di colori, qualcuno ride, o si commuove, vediamo le reazioni più varie».
Unendo strumenti artigianali e globali in un’esplorazione musicale temeraria, gli Širom mettono in scena una musica popolare al contempo strutturata e immaginata, scardinata da qualsivoglia tradizione o limite geografico. «La natura e i paesaggi – proseguono – hanno sempre un ruolo nella nostra musica come nelle nostre vite, ciascuno di noi proviene da una zona piuttosto differente della Slovenia, il fatto di aver vissuto qui sin dalla nostra infanzia ci ha resi ciò che siamo. E poi abbiamo sperimentato il contatto con la natura più selvaggia che in qualche modo ha ispirato le nostre improvvisazioni musicali. Il nostro ultimo disco è stato realizzato nel periodo molto particolare della quarantena, quando non si poteva suonare dal vivo e incontrare le persone, eravamo isolati in mezzo alla natura. Non abbiamo avuto limiti di lunghezza perché l’etichetta era d’accordo di stampare un doppio vinile, ne è uscito un lavoro diverso dagli altri ma c’è anche continuità». Tour, inediti da sviluppare, progetti paralleli, nuove collaborazioni, la composizione della musica per un documentario: nei prossimi mesi gli Širom saranno impegnatissimi.
Elisa Russo, Il Piccolo 24 Marzo 2023
