«Volevamo uscire dalla classica serata di clubbing rivolgendoci a tutti e per questo l’abbiamo chiamata Spazio Zero»: giovedì il Teatro Miela, dalle 18 all’una, si riempirà di musica, installazioni, luci e visual. Il paesaggio sonoro immersivo è realizzato per l’occasione nell’ambito dell’iniziativa “M’illumino di meno”, la “Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili” promossa da Rai Radio2 con Caterpillar, e «complementato da un’installazione di luce minimale volta a porre l’accento sull’attenzione per un più accorto impiego delle risorse energetiche». In parallelo, sul palcoscenico del Miela, le selezioni dei Techno Cluster faranno da trama musicale fino a chiusura, con l’avvicendarsi di vecchi e nuovi act, tra classici in vinile e set sperimentali. Techno Cluster è un collettivo a geometria variabile, il nucleo di base include i triestini Giulio Centis (musicista e sound designer), Nicola Narbone (musicista, ex The Academy) e Samuel Iuri (laureato in architettura, si occupa della parte video, luci e laser). A loro tre si affiancheranno diversi ospiti come Giuseppe Rossi del collettivo Oh My God!, Igli, Dr. Mind. Techno Cluster cura sia l’installazione che la parte musicale successiva «si inizia presto – spiega Giulio Centis – con un’installazione immersiva al buio e in surround, quindi col suono spazializzato, collegata con l’iniziativa “M’illumino di meno”. Alle 21 partiranno dei dj set da aperitivo nella zona bar, per ritornare poi in sala con la festa che andrà avanti fino all’una». Techno Cluster è in pista dal 2014, ha fatto ballare il pubblico in giro per l’Europa, e a Trieste ha collezionato serate di successo come quelle di Salotto.Vienna al Salone degli Incanti, con uno spirito internazionale in linea con le grandi capitali europee. «Situazioni simili – prosegue Centis – si vedono spesso nei musei di Parigi, Berlino, Londra. La nostra idea è di creare un evento che viene vissuto da un gruppo di persone più ampio di una serata club. Per quanto riguarda i generi musicali, l’installazione prevede una musica d’ambiente, e il resto della serata comprenderà tutti gli stili dell’elettronica più underground, quindi la techno, l’house, l’electro, avventurandosi anche nell’aspetto un po’ più da rave, legato all’atmosfera da festa». «L’idea sarebbe, dopo questa data zero, – conclude – di continuare con una serie di appuntamenti di questo tipo, in base anche alla risposta del pubblico che di solito è molto trasversale».
Elisa Russo, Il Piccolo 13 Febbraio 2023
