Un raduno di musica psichedelica incentrato su ritmi stoner, doom e heavy psych: lo StonerKras Fest sbarca per la prima volta sabato nella location “B’lanc” – spazio situato dietro il teatrino di Prosecco, (in caso di maltempo nel teatro), con l’organizzazione di Rocket Panda Management e il Circolo Giovanile – Mladinski Krožek Prosek-Kontovel. Musica fin dalle 16 per un festival di impronta internazionale ma con lo scopo di valorizzare la scena heavy locale, slovena e italiana, richiamando spettatori dalla regione e dai paesi confinanti. Protagonisti gli americani Nebula, i triestini Buss, Glory Owl, Samsation, Big Black Whale, gli sloveni Omega Sun e il dj set di Alternative Nite & Satisfaction crew.
I Nebula hanno segnato la scena rock underground americana tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio unendo il rock’n’roll psichedelico degli anni ‘70 con la musica stoner, creando così una sorta di heavy psych rock. Fondati dal cantante e chitarrista Eddie Glass e dal batterista Ruben Romano (sostituito poi da Michael Amster), entrambi membri dei Fu Manchu, si aggiunge ora il bassista Tom Davies. Nel 2019 si sono accasati all’etichetta italiana Heavy Psych Sounds Records che ha pubblicato il sesto album “Holy Shit”. Durante la pandemia hanno registrato il disco dal vivo “Live in the Mojave Desert” e il 22 luglio è uscito il settimo lavoro “Transmission From Mothership Earth”, ancora per la Heavy Psych, che verrà presentato allo StonerKras, ultima tappa di un lungo tour europeo.
Nascono sui banchi di scuola i Buss, trio heavy rock dell’altipiano che propone un sound fuzz miscelato a riff stoner, all’attivo un ep registrato al Track Terminal Studio su un vecchio 4 piste a nastro, tra i loro riferimenti citano proprio i Nebula, oltre che Black Sabbath, Kyuss, Jimi Hendrix Experience. I giovanissimi Samsation, tre fratelli e un cugino appartenenti alla minoranza slovena, cresciuti tra la campagna slovena e Trieste, si sono formati due anni fa nella cantina di famiglia. Uniti dall’amore per il rock degli anni ‘70, traggono ispirazione dalle idee psichedeliche dei Doors e Deep Purple. I Big Black Whale si definiscono «un’idra a quattro teste che sputa riff vulcanici. Stoner, doom o qualunque altra cosa possa corrispondere al suono heavy. Quattro triestini, vecchi amici devoti al sacro fuoco del fuzz». Dopo l’ep “Caligo” nel 2019, stanno attualmente lavorando a nuovo materiale. Una bella sorpresa la reunion, per l’occasione, dei Glory Owl, gloriosa heavy band fondata nel 2011 e inattiva da qualche anno. «Se vi piacciono le chitarre distorte e i Black Sabbath – scrivono nella loro presentazione – e rimpiangete il calcio degli anni ’80, quando il valore di un giocatore si misurava in lunghezza dei baffi e Nazionali senza filtro fumate in panchina, i Glory Owl sono la band per voi». Vengono da Capodistria, in fine, gli Omega Sun, che dal 2013 hanno macinato chilometri in Europa e negli Stati Uniti, condividendo il palco con band come gli Unida, Yawning Man, Dopethrone, Kylesa, Pallbearer, Stoner Kebab. Nel 2017 hanno pubblicato il loro album di debutto “Opium For The Masses” ottenendo ottimi riscontri, a breve uscirà il loro secondo lavoro.
Elisa Russo, Il Piccolo 19 Agosto 2022
